Con l'ultimo lotto di sette antenne è finalmente completo e funzionale l'osservatorio internazionale ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), un progetto da 1,3 milioni di dollari sviluppato in collaborazione tra Europa, America del Nord, Asia orientale e Repubblica del Cile.
Con le sue 66 antenne paraboliche e dieci anni di lavori di costruzione alle spalle è l’osservatorio più potente mai realizzato. La scelta del sito, a quota 5000 metri nel deserto di Atacama, non è certo casuale: è il luogo più secco al mondo, quasi immune alle perturbazioni, e beneficia di un'atmosfera estremamente rarefatta che permette osservazioni molto nitide.
Già in fase di costruzione ALMA aveva permesso di catturare particolari mai visti prima, come nel 2011, quando alcuni scienziati individuarono una curiosa spirale di materia intorno alla gigante R Sculptoris (nella foto sotto, e in questo articolo). La precisione di cui è capace questo complesso osservatorio deriva dalle caratteristiche straordinarie delle sue parabole.
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«Fenomenali poteri cosmici... in un minuscolo (si fa per dire) spazio vitale». Con "soli" 12 metri di diametro l’una, il complesso di antenne paraboliche è in grado di ottenere immagini equiparabili a quelle che potrebbe catturare un ipotetico telescopio di 14 mila metri di diametro.
Lisce come seta. La superficie delle antenne è impeccabile e non può discostarsi da una parabola perfetta per più di 20 micron (una misura 50 volte più piccola del millimetro). Questo per evitare deviazioni delle onde radio entranti e non perdere il minimo dettaglio di luce proveniente dal cosmo.
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Tre, due uno... Per operare in modo corretto le 66 parabole e i componenti elettronici devono lavorare in perfetta sincronia. Non possono sgarrare nemmeno di un milionesimo di un milionesimo di secondo!
Conservare in luogo fresco e asciutto. Le antenne trasmettono il segnale a un impianto elettronico che raccoglie e digitalizza i dati: il Front End. Questo strumento deve essere mantenuto a una temperatura di 4 gradi Kelvin (-269°C) per evitare che le informazioni in entrata subiscano delle distorsioni.
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Rimaniamo in attesa delle scoperte che l'astronomia farà grazie a questo potentissimo gioiello dell'ingegneria. Per dirla con le parole del direttore di ALMA Thijs de Graauw: «Grazie agli sforzi di scienziati e
tecnici in tutto il mondo, ALMA ha già dimostrato
di essere il telescopio millimetrico/submillimetrico più avanzato in
funzione, facendo impallidire tutto quello che abbiamo avuto finora.
Siamo ansiosi di far sfruttare agli astronomi tutta la potenza di questo
incredibile strumento».
Qui sotto il video (in inglese) dell'inaugurazione del 13 marzo hanno preso parte il presidente del Cile, Sebastián Piñera, e centinaia di scienziati e giornalisti.