Da poche ore sono terminati i fuochi d’artificio di capodanno e il cielo già ci propone altri fuochi, ancora più suggestivi: il passaggio del primo sciame di meteore del 2015, al suo apice nella notte tra il 3 e il 4 gennaio 2015. Sono le Quadrantidi, il cui nome deriva dal Quadrante Murale, un agglomerato di stelle che fa parte della costellazione di Boote: gli sciami meteorici generalmente prendono il nome dalla costellazione nel cielo in cui si trova il loro “radiante”, ossia il punto del cielo da cui sembrano irradiarsi. Le Perseidi, ad esempio, sono chiamate così perché sembrano giungere dalla costellazione di Perseo e così via.
COMETE O ASTEROIDI. Le cosiddette stelle cadenti sono piccoli frammenti che un oggetto del Sistema Solare lascia dietro sé e che entrano nell’atmosfera terrestre quando il nostro pianeta attraversa la scia di frammenti. Viaggiando nell'atmosfera a migliaia di chilometri al secondo, si incendiano e danno vita a ciò che appunto chiamiamo stelle cadenti. Solitamente gli oggetti che lasciano dietro sé queste scie sono le comete, più raramente gli asteroidi.
ASTEROIDI, EX COMETE. Nel caso delle Quadrantidi il corpo progenitore è proprio un asteroide, l’196256 (2033EH1) che è stato solo recentemente individuato. Esso sembra che sia ciò che rimane di una antica cometa, la C/1490 Y1, osservata oltre 500 anni fa dagli astronomi cinesi e che, molto probabilmente, dopo ripetuti passaggi vicino al Sole ha perso tutta l’acqua e l’anidride carbonica, ed ha così smesso di creare la tipica coda delle comete.
Per vedere lo sciame è meglio iniziare a osservare il cielo verso nord-est tra la mezzanotte e le due nella notte tra il 3 e il 4 gennaio. Un'osservazione non facile, perché ci sarà anche la Luna: meglio trovare una posizione tale che la luce del nostro satellite venga coperta da un oggetto, come un albero o un edificio, così che disturbi il meno possibile.
C'È ANCHE LA COMETA. In queste notti è più facile vedere anche la cometa Lovejoy che si alza sempre più nel cielo e che attualmente si trova nella costellazione della Lepre (vedi cartina qui sotto). È visibile anche con un piccolo binocolo.
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