Spazio

Il telescopio spaziale Kepler ha quasi finito il carburante

Nei prossimi mesi il cacciatore di esopianeti rimarrà a secco e non sarà più possibile manovrarlo: non potendolo rifornire, si lavora per raccogliere più dati scientifici possibili.

Dai guasti meccanici ai bombardamenti di raggi cosmici: dal 2009 (quando è stato lanciato) a oggi, il cacciatore di pianeti extrasolari Kepler ne ha passate di tutti i colori. Ora la fine della sua missione appare più vicina, e per un problema banale: le riserve di carburante termineranno, secondo le stime, nei prossimi mesi.

A 151 milioni di km dalla Terra non c'è modo di fare il pieno di idrazina, il propellente che, come riporta il sito dell'INAF, di solito viene usato per il controllo orbitale e di assetto dei satelliti. Così i tecnici della Nasa si preparano a raccogliere gli ultimi dati scientifici, da trasmettere prima che il capiente serbatoio del telescopio, che ha garantito anni di "onorato servizio", resti del tutto all'asciutto.

Al di là di ogni aspettativa. In ogni caso la caccia della sonda spaziale può essere considerata un totale successo. Tra il 2012 e il 2013, la perdita di due delle quattro ruote di reazione che tenevano il telescopio puntato verso le stelle-bersaglio aveva messo in dubbio la continuità della missione. Fu allora che iniziò la seconda vita del telescopio, ribattezzato K2: sfruttando il vento solare per rimettersi in assetto con le due ruote rimaste, il satellite fu riconfigurato per osservare nuove porzioni di cosmo ogni tre mesi, in quelle che la Nasa definisce campagne. Il carburante rimasto doveva garantirne 10, ma le stime erano evidentemente conservative: K2 ne ha completate 16 ed è entrato questo mese nella diciassettesima.

Fino all'ultimo. Poiché il telescopio si trova così distante dalla Terra, al riparo da ogni possibile rischio di contaminazione, non sarà necessario risparmiare carburante per un ultimo tuffo della sonda (come è stato fatto, per esempio, con Cassini). Ogni goccia rimasta sarà utilizzata per fare scienza, e non è detto che il satellite campione di longevità non riservi altre sorprese quanto a resistenza e durata.

La ricerca continua... Intanto si prepara al debutto TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), uno dei suoi eredi: il nuovo cacciatore di esopianeti sarà lanciato da Cape Canaveral il 16 aprile e, a differenza di Kepler, potrà osservare quasi l'intera volta celeste nell'arco di due anni, concentrandosi sulle stelle a meno di 300 anni luce di distanza.

17 marzo 2018 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Settant’anni fa agli italiani arrivò un regalo inaspettato: la televisione. Quell’apparecchio – che pochi potevano comprare e quindi si vedeva tutti insieme – portò con sè altri doni: una lingua in comune, l’intrattenimento garantito, le informazioni da tutto il mondo. Una vera rivoluzione culturale e sociale di cui la Rai fu indiscussa protagonista. E ancora: i primi passi della Nato; i gemelli nel mito e nella società; la vita travagliata, e la morte misteriosa, di Andrea Palladio; quando, come e perché è nato il razzismo; la routine di bellezza delle antiche romane.

ABBONATI A 29,90€

I gemelli digitali della Terra serviranno a simularne il futuro indicando gli interventi più adatti per prevenirne i rischi ambientali. E ancora, le due facce dell’aggressività nella storia dell’evoluzione umana; com’è la vita di una persona che soffre di balbuzie; tutti gli strumenti che usiamo per ascoltare le invisibili onde gravitazionali che vengono dall’alba dell’universo; le pillole intelligenti" che dispensano farmaci e monitorano la salute del corpo.

ABBONATI A 31,90€
Follow us