Ha superato brillantemente il primo test "Phoenix", il nuovo veicolo spaziale europeo progettato per missioni spaziali.
Phoenix è lungo 7 metri e ha un'apertura alare di 4 metri: pesa una tonnellata e durante la caduta libera a cui è stato sottoposto prima dell'atterraggio ha raggiunto i 144 km/h. Foto: © EADS SPACE Transportation |
Il volo di “Phoenix”, come è stato battezzato il prototipo, è durato soltanto 90 secondi, ma ha fatto trattenere il respiro a tutti i ricercatori dell'Esa, poiché notevoli sono le speranze (e gli investimenti) su questo veicolo. Quando sarà pronto - non prima del 2015-2020 - oltre a essere usato per l'invio di satelliti nello spazio, potrebbero diventare veicolo di trasporto di astronauti in un futuro non vicinissimo (40 o 50 anni, secondo Mathias Spude portavoce della EADS Space Transportation).
Riciclo spaziale. “Questo volo dimostra certamente che siamo in grado di gestire tecnicamente l'atterraggio automatico di un veicolo spaziale riutilizzabile e senza equipaggio”, spiega Peter Kyr che ha condotto il progetto. Proprio sulla riutizzabilità di Phoenix si punta molto visto che questo permetterebbe di ridimensionare notevolmente i costi delle missioni spaziali. L'unico veicolo spaziale riutilizzabile è oggi lo Shuttle americano che dovrebbe comunque essere mandato in pensione nel 2010 e che ha una tecnologia ormai obsoleta e costi di gestione insostenibili.
(Notizia aggiornata al 12 maggio 2004)