Secondo test di volo positivo per SpaceShipTwo, il vettore spaziale di Virgin Galactic che nel giro di pochi mesi potrebbe lanciare l’esplorazione del cosmo nella fase… turistica.
Il velivolo è stato accompagnato fino alla quota di 14.000 metri dal White Knight Two, uno speciale aereo a doppia fusoliera, e da qui ha proseguito la sua corsa fino a 21.000 metri di altezza spinto dai suoi motori supersonici.
Atterraggio da manuale
Dopo aver raggiunto velocità Mach 1,43 (1.767 km/h), SpaceShipTwo è planato sulla pista dell’Air and Space Port, il primo spazio-porto commerciale costruito nel deserto di Mojave, in California. Dopo l’accensione dei motori in volo dello scorso aprile, questo è il secondo test più importante compiuto fino ad ora nel programma di sviluppo di Virgin Galctic.
Ma la strada per lo spazio è ancora lontana: ad oggi i motori di SpaceShipTwo sono in grado di rimanere accesi per soli 20 secondi, pochi rispetto ai 70 necessari per poter portare la navetta nello spazio, a 110 km di distanza dal suolo.
Tuttavia è stata sperimentata una manovra per rallentare la discesa chiamata "feathering" (da feather, piuma). Nella fase di rientro i due piloti, Mark Stucky e Clint Nichols, hanno cambiato l'assetto delle ali spostandole di 65 gradi verso l'alto, in una posizione simile a quella del volano del Badminton. L'assetto crea una potente resistenza, permettendo un più lento e sicuro rientro nell'atmosfera terrestre.
Costi… spaziali
In Virgin Galactic regna comuque un grande ottimismo. Sir Richard Branson, patron della Virgin, confermando l’intenzione di iniziare i primi voli suborbitali con passeggeri paganti dal 2014, ha dichiarato di avere già una lista d’attesa con 600 nominativi, pronti a sborsare quasi 150.000 euro a testa per un giro attorno al mondo. Nel senso più letterale del termine.
[7 coraggiosi astronauti a quattro zampe]
Nel video qui sotto il volo di SpaceShipTwo ripreso dalla telecamera di coda del velivolo.
Il velivolo è stato accompagnato fino alla quota di 14.000 metri dal White Knight Two, uno speciale aereo a doppia fusoliera, e da qui ha proseguito la sua corsa fino a 21.000 metri di altezza spinto dai suoi motori supersonici.
Atterraggio da manuale
Dopo aver raggiunto velocità Mach 1,43 (1.767 km/h), SpaceShipTwo è planato sulla pista dell’Air and Space Port, il primo spazio-porto commerciale costruito nel deserto di Mojave, in California. Dopo l’accensione dei motori in volo dello scorso aprile, questo è il secondo test più importante compiuto fino ad ora nel programma di sviluppo di Virgin Galctic.
Ma la strada per lo spazio è ancora lontana: ad oggi i motori di SpaceShipTwo sono in grado di rimanere accesi per soli 20 secondi, pochi rispetto ai 70 necessari per poter portare la navetta nello spazio, a 110 km di distanza dal suolo.
Tuttavia è stata sperimentata una manovra per rallentare la discesa chiamata "feathering" (da feather, piuma). Nella fase di rientro i due piloti, Mark Stucky e Clint Nichols, hanno cambiato l'assetto delle ali spostandole di 65 gradi verso l'alto, in una posizione simile a quella del volano del Badminton. L'assetto crea una potente resistenza, permettendo un più lento e sicuro rientro nell'atmosfera terrestre.
Costi… spaziali
In Virgin Galactic regna comuque un grande ottimismo. Sir Richard Branson, patron della Virgin, confermando l’intenzione di iniziare i primi voli suborbitali con passeggeri paganti dal 2014, ha dichiarato di avere già una lista d’attesa con 600 nominativi, pronti a sborsare quasi 150.000 euro a testa per un giro attorno al mondo. Nel senso più letterale del termine.
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Nel video qui sotto il volo di SpaceShipTwo ripreso dalla telecamera di coda del velivolo.