Ci siamo quasi. Il momento dell’impatto di Uars sulla Terra si avvicina. Il satellite artificiale, che la Nasa aveva immesso in orbita 20 anni fa per monitorare l’atmosfera terrestre, e lo strato dell’ozono in particolare, ha terminato la sua missione da qualche anno. Una volta “spento”, è stato spostato dalla sua orbita operativa (circa 570 km dalla Terra) a una “di smaltimento” (circa 350) e da lì, orbita dopo orbita, si sta avvicinando sempre più all’impatto col nostro pianeta.
Dove potrebbe cadere?
La Nasa ha comunicato che il satellite artificiale precipiterà sabato, in una zona compresa tra le latitudini 57° nord e 57° sud (in pratica, tutte le zone abitate del pianeta tranne il Nord Europa, parte della Russia e del Canada) però il momento e il luogo preciso della caduta non potranno essere stabiliti con più di 2 ore di anticipo (vedi anche il blog "Una finestra sull'Universo). L’ente spaziale americano ha rassicurato comunque che, eventi del genere, sono «poco frequenti, ma non così inusuali». E a tutt’oggi risulta che non abbiano mai provocato danni a persone.
Quali sono i rischi?
Secondo le valutazioni della Nasa, il satellite potrebbe non bruciare completamente. In particolare, la Nasa ha stilato una lista dei componenti (dal peso totale di circa 607 kg) che hanno maggiori probabilità di “sopravvivere” e toccare il suolo terrestre. Tra questi, una parte della struttura in lega d’alluminio (pesante 158 kg e con una velocità di impatto stimata di 158 km/h) e un accumulatore da 46 kg che potrebbe piombare a oltre 230 orari.
Aggiornamenti in tempo reale
Qualche ora fa la Nasa ha riportato che Uars sta orbitando a un’altezza compresa tra i 190 e i 205 km e che nelle prossime ore fornirà aggiornamenti più frequenti sulla situazione, che potrete seguire anche qui.
Dobbiamo preoccuparci?
Molti giornali stanno "cavalcando" l'evento gettando un po' di paura tra i propri lettori. Ma in realtà non sembra esserci ancora un'idea definitiva sulla traiettoria finale, che potrà essere stabilita solo un'ora e mezza prima della caduta.
E che, soltanto secondo alcune ipotesi tutte da dimostrare, potrebbe interessare il Nord Est dell'Italia.Le probabilità di un impatto col terreno in una delle regioni del nord sono al momento calcolate intorno a 0,9 su 100.
La "Fascia di Allarme" individuata va dalle 19:15 di venerdì 23 settembre alle 5 di sabato 24. Le "Finestre di caduta" più probabili sono due: tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì e 3:34 e le 4:12 di sabato.