Spazio

Goce torna sulla Terra: le cose da sapere

Goce, un satellite dell’ESA del peso di 1 tonnellata, cadrà sulla Terra tra qualche settimana. C’è da preoccuparsi? La parola agli esperti.

ll satellite Goce, dopo quattro anni di onorato servizio nello spazio, sta per rientrare sulla Terra. E, come è già accaduto in passato, il suo ritorno a casa potrebbe essere piuttosto violento: gli esperti stimano infatti che alcuni pezzi del satellite – circa una cinquantina per un peso complessivo di 250 kg – potrebbero cadere sul nostro pianeta in una fascia lunga oltre 900 km.

A rotta di collo.
Stabilire ora dove atterreranno questi rottami cosmici è impossibile: l’ultima parte della corsa del satellite, una volta entrato nell’atmosfera dove si disintegrerà, sarà infatti assolutamente fuori da ogni tipo di controllo umano. Ma secondo gli scienziati non c’è da preoccuparsi: due terzi del nostro pianeta sono occupati dagli oceani, ai quali si sommano i deserti e le zone disabitate di foreste e montagne. Che i detriti di Goce possano ferire qualcuno, pur se non del tutto impossibile, sembra quantomeno improbabile.
Goce (Gravity Ocean Circulation Explorer) è stato lanciato dall’ESA nel 2009 per misurare con estrema precisione il campo gravitazionale terrestre e le correnti oceaniche. Per portare a termine questo compito il satellite ha avuto a disposizione 41 kg di combustibile che sono serviti per alimentare i suoi motori elettrici e mantenerlo alla quota operativa di 260.000 metri. Il carburante ormai si sta esaurendo e tra il 13 e 14 ottobre prossimo GOCE potrebbe non essere più in grado di resistere all’attrazione terrestre.

Italian tech.
Goce è uno dei gioielli della tecnologia italiana. Realizzato da diverse aziende europee sotto la guida di Thales Alenia Space Italia, è stato assemblato a Torino. La sua discesa verso la Terra sarà monitorata dagli scienziati dell’Inter-Agency Space Debris Committee, (IADC, Comitato inter-agenzia per i detriti spaziali) e dell’ESA, che renderanno noto, soprattutto nei momenti precedenti l’impatto, la rotta del satellite e le possibili zone di collisione.
Ogni anno cadono sul nostro pianeta circa 40 tonnellate di rifiuti spaziali prodotti dall’uomo: possono sembrare tante, ma secondo gli esperti è comunque più facile essere centrati da un meteorite che da uno di questi rottami.

I precedenti;
24 settembre 2011: il satellite UARS cade sul Canada
23 ottobre 2011: rientra il satellite ROSAT

25 settembre 2013 Rebecca Mantovani
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