Spazio

Il primo asteroide scoperto da WISE

L’ultimo dei telescopi orbitanti per radiazione infrarossa, il Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE, che in italiano significa “saggio”), il cui...

L’ultimo dei telescopi orbitanti per radiazione infrarossa, il Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE, che in italiano significa “saggio”), il cui compito è quello di effettuare una mappa completa del cielo nel medio infrarosso (3-50 micron), appena entrato in funzione (è stato lanciato poco più di un mese fa) ha scoperto il primo asteroide. Si tratta di uno degli ormai numerosi near-Earth asteroids (NEA), cioè oggetti la cui orbita passa in prossimità di quella della Terra, a cui se ne aggiungeranno altre centinaia che si prevede verranno scoperti da WISE nel corso della sua breve missione.

Il punto rosso al centro dell’immagine è il primo NEA scoperto dal telescopio orbitante per luce infrarossa WISE. L’asteroide appare più rosso rispetto alle stelle del fondo poiché è più freddo ed emette la maggior parte della sua luce nella banda dell’infrarosso termico. In luce visibile quest’oggetto è molto poco luminoso e difficile da vedere anche con telescopi di grandi dimensioni.

Il nuovo oggetto, designato 2010 AB78, sulla base dei calcoli orbitali preliminari, non sembra costituire alcun pericolo per il nostro pianeta. L'asteroide appena scoperto è attualmente a circa 158 milioni di km dalla Terra e ha un diametro stimato di 1 km. La sua orbita ellittica fa sì che questo oggetto trascorra buona parte del suo percorso orbitale all’interno dell’orbita terrestre e che si avvicini al Sole più di quanto faccia il nostro pianeta. Sono questi gli oggetti potenzialmente pericolosi più difficili da scoprire, in quanto da terra sono visibili solo per un breve tratto della loro traiettoria orbitale. Adesso che è stato scovato si cercherà di osservarlo per il maggior tempo possibile anche da terra, in modo da rendere più precisa la sua orbita ed essere sicuri che in futuro non possa rappresentare una minaccia per la Terra. L’impatto sul nostro pianeta di un oggetto di queste dimensioni potrebbe infatti avere delle tragiche conseguenze su scala globale.
Il software che viene utilizzato dagli addetti alla missione per analizzare le immagini inviate a terra dal telescopio orbitante è stato in grado di rilevare la presenza di questo NEA grazie al suo spostamento relativamente rapido rispetto allo sfondo delle stelle fisse. L’identità dell’oggetto è stata confermata da una serie di osservazioni effettuate immediatamente dopo alla scoperta dal telescopio da 2,2 metri di diametro dell’Osservatorio di Mauna Kea (Hawaii).

Un nuovo rapporto, pubblicato la settimana scorsa, ha rilevato che gli sforzi della NASA messi finora in campo per scoprire asteroidi che potrebbero costituire una minaccia per la Terra non sono sufficienti. Fino ad oggi sono stati scoperti circa l’85% di quelli con dimensioni superiori a 1 km, ma soltanto il 15% di quelli più grandi 140 metri (dai quali l’atmosfera terrestre non sarebbe in grado di proteggerci), e soltanto il 5% di quelli da 50 metri in su.

WISE, che orbita a circa 500 km dalla Terra, ha una capacità di visione superiore a tutti gli altri telescopi spaziali infrarossi finora utilizzati. Oltre alle centinaia, forse migliaia, di nuovi NEA che ci si aspetta verranno individuati da questo nuovo strumento, si prevede che si aggireranno intorno a 100.000 gli asteroidi che saranno scoperti nella Fascia Principale, tra Marte e Giove.

Per ridurre al minimo il “rumore termico”, il telescopio e gli strumenti di WISE sono raffreddati con idrogeno liquido ad una temperatura di – 258 (soltanto 15 °C al di sopra dello zero assoluto!). Il telescopio riprende un’immagine ogni 11 secondi, che copre un’area di cielo grande circa 3 volte quella sottesa dalla luna piena. Dopo sei mesi di lavoro, WISE avrà ripreso circa 1,5 milioni di immagini di tutta la sfera celeste, ridisegnando così completamente il cielo all’infrarosso. La missione, la cui durata nominale è prevista in 6 mesi, terminerà comunque quando l’idrogeno liquido che viene utilizzato come refrigerante degli strumenti sarà completamente esaurito.

26 gennaio 2010 Mario Di Martino
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