Una domandina facile per voi: qual è il pianeta più vicino alla Terra? Qualcuno potrebbe essere tentato con Marte... un errore veniale che si merita un segnetto rosso col lapis rosso-blu della Maestra, che subito dopo chiede "dài, ripeti i pianeti del Sistema Solare, in ordine": «Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone», anzi no, Plutone no dal 2006... Comunque, anche se l'elenco in sé non è la risposta alla domanda, per la semplice legge del "se non è zuppa è pan bagnato" la risposta giusta è «Venere!».
Sbagliato! Un po' sbagliato, almeno. Va bene: libri, illustrazioni, infografiche, planetari e autorità varie dicono "venere", ma uno studio recente pubblicato su Physics Today dice "mercurio". Un lavoro autorevole e dettagliato, condotto da Tom Stockman (University of Alabama e Los Alamos National Lab), Gabriel Monroe (US Army's Engineer Research Development Center) e Samuel Cordner (Nasa).


L'errore, affermano i ricercatori, è nel modo col quale si è sempre calcolata la distanza tra i pianeti nel Sistema Solare, ossia facendo riferimento alla distanza media del pianeta dal Sole. Usando questo criterio, la distanza media della Terra (dal Sole) è di 1 unità astronomica (1 UA), che corrisponde a circa 150 milioni di chilometri; per Venere è di circa 0,72 UA. Se si sottrae il secondo valore dal primo risulta che la distanza media tra la Terra e Venere è di 0,28 UA: con nessun altro pianeta si scende sotto a questo valore, e da qui l'assunto che Venere è il pianeta più vicino al nostro.

Ma la meccanica celeste è complicata e questo calcolo non le rende giustizia. La Terra "trascorre" molto tempo della sua orbita sul lato opposto al Sole rispetto all'orbita di Venere, arrivando ad allontanarsi anche di 1,72 UA.
Per i ricercatori, è più corretto mediare la distanza considerando ogni punto lungo l'orbita di un pianeta e ogni punto lungo l'orbita dell'altro pianeta. Partendo da qui hanno condotto una simulazione basata su due presupposti: primo, che le orbite dei pianeti siano approssimativamente circolari e, secondo, che le orbite siano praticamente sullo stesso piano. Incredibile ma vero, la simulazione ha dimostrato che Mercurio si trova più vicino alla Terra per la maggior parte del tempo. Comunque, non per l'intera lunghezza delle rispettive orbite: perciò, se sbagliate a rispondere, potete sempre dire che facevate riferimento a quel breve segmento in cui no, la sequenza giusta è Mercurio, Venere, Terra...