Quando l'uomo ha mandato le sue macchine sul secondo pianeta del Sistema Solare, ne è stato respinto dal calore elevatissimo della sua superficie. Nel 1982 Venera 13, una delle molte missioni sovietiche è riuscita a raggiungere la diabolica sfera, rimandando sulla Terra le immagini a colori della sua superficie, rimaste fino a quest'anno le uniche, mentre l'attenzione degli scienziati si spostava sull'altro vicino, Marte: il quarto pianeta prometteva infatti di accogliere i visitatori in modo meno "caloroso". Oggi, però, la missione europea Venus Express, avviata nel 2005, ha cominciato a dare i suoi frutti: riuscendo a penetrare lo strato nuvole atmosferiche ha potuto constatare che, una volta, sul pianeta doveva esserci molta più acqua e ha mostrato i segni di una macchia sconosciuta vicino al suo polo sud. Cominciamo insomma a penetrare nei segreti del nostro affascinante vicino, e il suo studio potrebbe essere molto utile anche per comprendere alcuni fenomeni terrestri e prevedere il futuro del nostro pianeta.