Spazio

Il cielo di agosto: stelle, pianeti e costellazioni

La guida al cielo notturno è realizzata in collaborazione con l'Unione Astrofili Italiani: ecco quello che potete vedere intorno alle ore 22:00 anche solo alzando gli occhi. Con qualche suggerimento per vedere anche qualcosa di più.

Questo mese la Luna è nuova il 14 e piena il 29: le Perseidi (vedi avanti) saranno quindi ben visibili, meteo permettendo.

I pianeti. Saturno è l'unico pianeta visibile in agosto, nella prima parte della notte. Si trova nella Bilancia, ma nel corso del mese tramonta sempre prima. Bisogna quindi cercarlo prima di mezzanotte: è sempre ben visibile a occhio nudo, ma non è molto luminoso e per individuarlo potrebbe essere utile una mappa celeste (o un software di simulazione del cielo).

Dal sito SkyLive si possono vedere immagini e video ripresi in tempo reale da tra telescopi in Italia.

Alle prime luci dell'alba, verso oriente (a est), vedremo invece spuntare Marte nel Cancro e, verso la fine del mese, sotto al Pianeta Rosso farà capolino Venere, che in agosto si sposta rapidamente tra le costellazioni passando il 3 dal Leone al Sestante, per entrare il 10 nell'idra, tornare il 14 nel Leone e arrivare il 18 nel Cancro.

Un moto che porta quindi il pianeta, sia pure per brevissimo tempo, anche all'interno di due costellazioni che non appartengono allo zodiaco, appunto l'Idra e il Sestante.

Per quanto riguarda il Pianeta Rosso, lo vedremo meglio nei prossimi mesi, sempre più alto nel cielo e in "risalita" dall'orizzonte, mentre anticipa sempre di più la sua levata.

Una bella immagine di Saturno: l'autore è Gianluca Buzi, un astroimager che quest'anno si sta imponendo tra i migliori in Italia. © Gianluca Buzi

Ma intanto, chi vuole aspettare l'alba non potrà non dare almeno un'occhiata al pianeta più simile alla Terra, ben distinguibile tra le stelle del Cancro per il suo colore arancio-rossastro: lassù c'è Curiosity, che da tre anni lo esplora per noi e, oltre ai dati scientifici, manda a Terra fotografie straordinarie, come quella che al JPL hanno composto nella Panoramica da Mount Sharp.

Il cielo d'oriente. A est, verso le ore 22, è sufficientemente buio da permetterci di apprezzare il cielo di agosto, che questo mese è ricco di belle costellazioni segnate da stelle lucenti anche con lo sfondo della Via Lattea, ben visibile lontano dalle luci cittadine.

Il cielo d'oriente.

Un po' più a nord, bassa sull'orizzonte, c'è la costellazione di Perseo: la sua stella più luminosa, Mirfak, è segnata dall'allineamento delle stelle di Andromeda e del quadrato di Pegaso. Queste stelle si trovano tra est e nord-est, formano un gruppo dall'aspetto inconfondibile e costituiscono l'allineamento più importante del cielo orientale. Tra il gruppo del quadrato di Pegaso e Andromeda ci sono le costellazioni dei Pesci e del Triangolo.

Prima di continuare l'osservazione all'orizzonte verso est, risalite con lo sguardo lungo la Via Lattea.

Nebulose nel Cigno: lungo la Via Lattea, particolarmente densa nel Cigno, troviamo grandi nebulose gassose, incubatrici di nuove stelle, fatte di idrogeno e elio. Nella foto, le nebulosa Nord America (a sinistra) e Pellicano fotografate da Raimondo Codiglia con il telescopio a grande campo ASTRA n.4 (mosaico di più immagini, tanta è l'estensione di queste nebulosità). La prima si trova a 1.600 anni luce dalla Terra, la seconda a 1.800. © Raimondo Codiglia

Sopra Perseo si osservano le costellazioni di Cassiopea e Perseo: due piccole nuvolette tondeggianti in mezzo al nastro bianco segnano il cosiddetto doppio ammasso di Perseo: sono due ammassi aperti, belli all'osservazione anche con un binocolo e stupendi con un piccolo cannocchiale, con decine di giovani stelle azzurre.

Perseo e Cassiopea segnano l'asse della Via Lattea: proseguendo verso l'alto si continua a seguirne la direzione attraverso le costellazioni della Lucertola, di Cefeo, del Cigno e della Lira, con la bellissima stella azzurra Vega che splende vicinissima allo zenit. La sua luce ora domina incontrastata su quella di ogni altra stella.

Scendendo verso sud si segue la Via Lattea sulle costellazioni della Freccia, dell'Aquila con l'immensa Cefeide Eta Aquilae (η Aquilae) - subito sotto la brillante Altair - e del Sagittario, basso sull'orizzonte.

Eta Aquilae è nota anche come Bezek o Bazak, parola ebraica che significa luminoso. È un astro enorme, con un diametro stimato in 60 volte quello del Sole e massa 10 volte maggiore. È 11.000 volte più brillante della nostra stella e la sua luce è variabile. Possiamo provare a osservare a occhio nudo, giorno dopo giorno, e notare come la sua luce varia tra la magnitudine 3,5 (che ci permette di osservarla agevolmente a occhio nudo) e la magnitudine 4,4 (quando è difficilmente percepibile). È un immenso "polmone" che si dilata e si contrae con un meccanismo perfetto in 7 giorni (precisamente 7,1766 giorni). È una Cefeide, una stella che è diventata instabile perché sta giungendo alla fase finale della propria esistenza, pur essendo nata solamente 26 milioni di anni fa (il Sole brilla da quasi 5 miliardi di anni e ne ha davanti altrettanti). La sua grande massa la condanna a una vita effimera: molto più calda e brillante del nostro Sole, brucia il suo combustibile in breve tempo. Tra qualche milione di anni potrebbe estinguersi in un'immensa esplosione come supernova, illuminando l'intera Galassia. Ma noi saremo al sicuro, separatio da una distanza di 1.400 anni luce.

A lato della Via Lattea e del Cigno, verso sud-est, troviamo le piccole costellazioni della Freccia, del Delfino e del Cavallino.

Harvard 20: tra le stelle della Via Lattea ecco nella Freccia un ammasso stellare appena percepibile al centro: un grappolo di giovani stelle che si confonde nel bagliore della galassia. © Massimo Orgiazzi, da teleremoto UAI (ASTRA n.2)

Lo zodiaco nel cielo di agosto è segnato dalle costellazioni del Sagittario, che abbiamo trovato praticamente sul meridiano locale a sud, del Capricorno e dell'Aquario. Ancora molto basse sull'orizzonte, queste costellazioni si alzeranno il prossimo mese. Comunque vedremo Alfa e Delta Capricorno, che hanno una luminosità sufficiente da renderle visibili anche in un cielo moderatamente inquinato da luci. Si possono trovare facilmente se si prolunga verso l'orizzonte l'allineamento formato dalle stelle della costellazione dell'Aquila. Trovata così la costellazione del Capricorno, si possono trovare le stelle dell'Aquario, distribuite intorno.

Massimo Orgiazzi, da teleremoto UAI (ASTRA n.2)
M71: è un ammasso globulare nella piccola Freccia. È un grappolo di decine migliaia di soli vecchi, in orbita intorno al centro della Via Lattea, nell'alone galattico, a 12.000 anni luce dalla Terra.

Le regioni della Via Lattea che si impongono maggiormente alle nostre latitudini sono senz'altro quelle che troviamo in alto, allo zenit, con la costellazione del Cigno, e, scendendo, verso l'Aquila; ma se potessimo osservare da un cielo più australe noteremmo che in corrispondenza del Sagittario (cioè verso il centro della Galassia) la luminosità dello sfondo galattico aumenta considerevolmente.

Alle nostre latitudini invece l'assorbimento atmosferico ci impedisce di vedere con chiarezza queste regioni da noi sempre basse sull'orizzonte.

Il cielo d'occidente.

Il cielo d'occidente. In queste sere estive, verso occidente (a ovest), l'attenzione è ancora richiamata dalla stella più luminosa del settore, Arturo, che ci guida a ritrovare le altre stelle del Bifolco. Un piccolo cannocchiale e la stella Epsilon del Bifolco (ε Bootis) si risolverà in una bella doppia: una gigante gialla 400 volte più luminosa del Sole e attorno a questa orbita, in 1.000 anni, una stella bianca 27 volte più luminosa del Sole.

L'Orsa Maggiore splende nel cielo di nord-ovest, continuando il suo perenne giro intorno al Polo, senza mai tramontare. Dall'allineamento delle due ultime stelle del rettangolo dell'Orsa Maggiore (opposte alla coda) si giunge infallibilmente alla Polare. Nel cielo d'occidente sono ancora alte Ercole e Ofiuco, mentre tramontano le costellazioni della Vergine e del Leone.

Tornando al meridiano, vediamo la Bilancia con Saturno e lo Scorpione dove sarà riconoscibilissima la gigante rossa Antares, il cui nome significa l'altro Ares, cioè l'altro Marte, perché il suo colore rosso ricordava agli antichi quello di Marte. Antares spicca rispetto alle altre stelle delle chele e del pungiglione dello Scorpione, che sono tutte quante bianco-azzurrine.

A nord c'è l'Orsa Minore, che vediamo tutto l'anno. Ma questo è il mese migliore, perché le sue stelle raggiungono la massima altezza sull'orizzonte. Attorno alle due Orse si trova il Dragone, che si snoda serpeggiante.

Stelle cadenti. Agosto è il mese delle Perseidi, le stelle cadenti (o meglio, le meteore) più famose. Nella notte tra il 12 agosto e il 13 agosto, nelle prime ore del mattino, avremo il massimo dello sciame, ma per diverse notti attorno a questa data, dopo mezzanotte, ci sarà la possibilità di vederne un buon numero. L'importante è trovarsi lontani da fonti luminose e volgere lo sguardo verso nord-est, dove con il passare delle ore la costellazione di Perseo sale sempre più alta nel cielo. Sono le lacrime di San Lorenzo, e astronomicamente parlando si tratta delle polveri rilasciate dalla cometa Swift-Tuttle. Per ogni dettaglio e per gli altri sciami minori fate riferimento alle pagine dell'Unione Astrofili Italiani.

La Stazione spaziale internazionale continua ad essere ben visibile. Bella da vedersi, luminosa come Giove, attraversa tutto il cielo in pochi minuti. In queste pagine dell'Unione Astrofili Italiani trovate una guida completa e rigorosa per identificarla nel cielo quando transita sopra l'Italia, mentre Heavens Above consente di vedere sempre su quale porzione di Terra sta viaggiando istante per istante e propone affascinanti virtualizzazioni 3D del panorama visto dalla ISS.

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