Scoperta da Sir William Herschel nel 1787, la galassia NGC 4631 è anche chiamata Galassia Balena, benché dalle immagini che ne abbiamo somigli più a una sogliola che al grande cetaceo: è una galassia a spirale, come la nostra, la Via Lattea, ma dalle immagini scattate dai vari telescopi è difficile vederlo perché rispetto a noi è orientata di profilo. L'interesse attorno a questo oggetto lontano circa 12 milioni di anni luce è dovuto al fatto che sembra circondato da una sorta di "peluria", come mostra l'immagine qui sopra, che è il risultato di un insieme di "fotografie" ottenute nell'ottico e nel radio utilizzando il VLA (Very Large Array), in Cile.
L'immagine mostra chiaramente le linee di forza del campo magnetico galattico che si estendono nello Spazio ben al di sopra di quello che è l'alone galattico, ossia quella regione che circonda le galassie a spirale e che è ancora ricco di materia: stelle (seppure molto distanti tra loro), ammassi globulari, polveri e gas interstellari e, si ipotizza, anche materia oscura.
Una dinamo al centro della galassia. L'immagine mostra in verde le linee del campo magnetico in direzione della Terra e in blu quelle orientate nella direzione opposta. Lo studio, disponibile su arXiv in versione integrale, sottolinea che è la prima volta che si riesce a osservare, nell'alone di una galassia, un fenomeno così complesso.
Per i ricercatori, lo studio indica la presenza di "un campo magnetico coerente su larga scala", con linee di campo allineate nella stessa direzione su distanze di migliaia di anni luce: da qualche parte all'interno della Galassia Balena c'è qualcosa, una sorta di dinamo, capace di generare un campo che si protende verso l'esterno sotto forma di gigantesche corde magnetiche perpendicolari al disco, che seguono l'andamento dei bracci della galassia.
Spiega Silvia Carolina Mora-Partiarroyo (Max-Planck Institut) che «le tecniche utilizzate per determinare la direzione delle linee del campo magnetico di NGC 4631 aiuteranno, studiando altre galassie, a capire quanto siano comuni i campi magnetici coerenti negli aloni galattici e quali forme assumono». Da questo, si potrebbero poi fare nuove ipotesi sul modo con il quale si formano e sull'origine degli ancora più imponenti campi magnetici intergalattici, la cui formazione è alquanto dibattuta.