Qualcosa di particolare sta accadendo al nostro Sole. Secondo i rilevamenti eseguiti da alcuni ricercatori americani, infatti, il suo campo magnetico si sta invertendo, ossia il Polo Nord magnetico diventerà il Polo Sud magnetico e viceversa.
Ma sottolineiamo subito due aspetti per evitare frettolose conclusioni in stile “2012 fine del mondo Maya”: il fenomeno è ampiamente previsto e avviene ogni 11 anni; il Sole non si ribalterà su se stesso, sarà solo il campo magnetico a invertirsi.
Inversione natalizia
«Il fenomeno è già in atto, ma ci vorranno ancora 3 o 4 mesi prima che l’inversione si completi totalmente», ha spiegato il fisico del Sole Todd Hoeksema della Stanford University. Dunque occorrerà aspettare fino a dicembre.
L’inversione del campo magnetico solare non è qualcosa di unico ed eccezionale. Il Sole, infatti, cambia di polarità ogni 11 anni circa, quando si è al culmine di ogni “ciclo solare”.
Un ciclo solare è un periodo di tempo della durata di 11 anni durante il quale si ha dapprima un aumento (picco) e poi una diminuzione del numero di macchie solari che si osservano sulla superficie della stella.
In questo momento siamo a metà circa (quindi siamo al culmine) del 24mo ciclo solare da che si è iniziato a studiarli ed è il momento in cui la “dinamo magnetica interna” del Sole si riorganizza dando origine all'inversione. Il processo che porta al cambio di polarità è complesso ma molto affascinante.
Il picco di attività solare coincide con l'inversione
Durante il periodo di picco dell’attività solare si formano via via sempre più macchie solari e il campo magnetico del Sole si indebolisce perché ogni macchia solare distorce localmente il campo magnetico globale. Questo continuo indebolimento del campo magnetico è così forte che riesce persino ad azzerarlo. È a questo punto che quest’ultimo si inverte (il Polo Nord magnetico diventa quello Sud e viceversa), riprendendo le proprie caratteristiche iniziali. È come se il campo magnetico del Sole si resettasse. Al momento il polo Nord del Sole ha già cambiato segno, mentre quello sud è ancora un po’ “indietro”.
[Da vedere: Di che colore è il sole?]
Il Wilcox Solar Observatory di Standford, che è diretto da Hoeksema, ha registrato con cura tre grandi inversioni che si sono verificate dal 1976 ad oggi, da quando cioè l’osservatore solare venne costruito.
Ma questo ribaltamento avrà delle conseguenze?
«Si, avrà effetti a catena nell’intero sistema solare», ha spiegato Hoeksema. Il campo magnetico del Sole interessa infatti tutto il sistema solare arrivando a farsi sentire ben oltre Plutone, tant’è che la sonda Voyager 1 che si trova ad oltre 11 miliardi di chilometri dalla nostra stella è in grado di percepirlo ancora.
In particolare esso si fa sentire come una corrente elettrica lungo il piano equatoriale del Sole su uno spessore di circa 10.000 km. Gli astrofisici chiamano questo piano “current sheet” o corrente eliosferica diffusa. La corrente che si produce è bassissima in potenza (ossia di circa un miliardesimo di ampere per metro quadrato), ma enorme in quantità, tanto da farsi sentire anche a miliardi di chilometri.
Quando si è vicini a un’inversione di polarità il campo elettrico inizia a vibrare e si fa molto più ondulato, come un’onda del mare, di quanto è abitualmente.
Tali vibrazioni e ondulazioni interessano tutti i pianeti del sistema solare, (soprattutto quelli che possiedono un campo magnetico attivo con il quale interferisce il campo elettrico prodotto dal Sole), in quanto i pianeti ruotano attorno alla nostra stella sul piano equatoriale e quindi all'interno della corrente eliosferica diffusa.
Disturbi radio e aurore boreali
Le conseguenze per la Terra saranno decisamente trascurabili: al massimo qualche disturbo nelle comunicazioni radio. E dal momento che l'inversione coinciderà con un picco dell'attività solare, a Natale potremmo osservare un maggior numero di aurore.