Chandra
E’ ormai praticamente certo che la maggior parte delle galassie, compresa la nostra, contengono dei buchi neri supermassicci nelle loro regioni centrali, con masse comprese tra milioni e miliardi di volte quella del Sole.
AGN
Active Galactic Nuclei
Chandra
Sloan Digital Sky Survey
soltanto l’1% circa delle galassie con masse simili a quella della Via Lattea contengono buchi neri supermassicci in attività.
Immagini composite di galassie utilizzate recentemente in uno studio dei buchi neri supermassicci. In ciascuna delle due galassie, i dati provenienti da Chandra sono codificati in blu mentre i dati ottici ottenuti dalla Sload Digital Sky Survey (SDSS) sono mostrati in rosso, giallo e bianco. La galassia a sinistra è Abell 644, al centro di un ammasso galattico che dista 1,1 miliardi di anni luce dalla Terra. A destra è invece la galassia nota come SDSS J1021plus1312, situata a 900 milioni di anni luce da noi. Al centro di entrambe le galassie si trova un buco nero supermassiccio, a formare un AGN, che sta attraendo enormi quantità di gas.
La Via Lattea contiene un buco nero supermassiccio conosciuto con la denominazione di Sagittarius A* (Sgr A*).
trend
Sgr A* dovrebbe raggiungere una luminosità in raggi X circa un miliardo di volte superiore all’attuale per un periodo pari all’1% del rimanente tempo di vita del Sole (circa 5 miliardi di anni).