Distano dalla Terra 160.000 anni luce e si trovano nella Nebulosa Tarantola, nella Grande Nube di Magellano. Sono nate danzando e continuano a farlo ancora oggi ruotando una attorno all’altra nell’arco di un solo giorno (vedi video a fine notizia).
Sono state scovate da poco da un team di ricercatori internazionali guidato da Leonardo Almeida dell'Università di São Paulo, Brasile, utilizzando il Very Large Telescope dell'ESO.
Ma se ci si fermasse a questa caratteristica non sarebbe granché, visto che nel nostro Universo sono più le stelle binarie (ossia stelle doppie che ruotano reciprocamente una attorno all’altra) che quelle semplici, come il nostro Sole. In realtà le due stelle sono tra le più estreme mai scoperte.
STELLE RECORD. I due astri sono separati da soli 12 milioni di chilometri, che in termini astronomici sono un’inezia, e hanno una temperatura superficiale di 40.000 °C (quella del Sole è di 6.000°C).
L'aspetto più interessante è che le due stelle hanno creato un ponte tra loro attraverso il quale si scambiano in continuazione del materiale. Questa situazione si è venuta a creare perché i due oggetti hanno dimensioni quasi identiche. Generalmente, infatti, stelle doppie si comportano in modo diverso: la più piccola assorbe materiale dalla più grande.
Complessivamente le due stelle hanno una massa che è paragonabile a 57 volte quella del nostro Sole. Astri come VFTS 352, questa la sigla data al sistema binario appena scoperto, giocano un ruolo chiave nell'evoluzione delle galassie perché si pensa che siano i maggiori produttori di elementi come l'ossigeno.
PRIMO SCENARIO DI MORTE. Ma cosa succederà a queste due stelle? Secondo gli astronomi si potrebbero evolvere in due modi diversi. Il primo lo spiega Hugues Sana, dell'Università di Leuven (Belgio): «La vita di VFTS 352 potrebbe terminare con la fusione delle due stelle, che produrrebbe una singola stella gigante in rapida rotazione, forse con un campo magnetico elevato. Se continua a ruotare rapidamente potrebbe concludere la propria esistenza con una delle esplosioni più energetiche dell'Universo, note come “lampi di luce gamma di lunga durata».
In altre parole si avrebbe dapprima la nascita di una stella gigante e poi la fine di questa attraverso una spaventosa esplosione.
SECONDO SCENARIO DI MORTE. La seconda possibilità è spiegata da Selma de Mink, dell'Università di Amsterdam: «Se le due stelle sono sufficientemente compatte potrebbero continuare a vivere singolarmente. Questo porterebbe VFTS 352 in un nuovo percorso evolutivo completamente diverso dalle previsioni classiche dell'evoluzione stellare. Le due stelle potrebbero terminare la propria vita con una esplosione di supernova, formando un sistema binario stretto di buchi neri.
Un oggetto così notevole sarebbe una sorgente molto intensa di onde gravitazionali».
Quale sarà la reale strada futura è difficile dirlo oggi e l’unico mezzo per riuscire ad individuare il vero futuro dell’evoluzione di VFTS 352 è quello di tenerlo continuamente sotto controllo. Ed è quello che si propongono i ricercatori dell’ESO.
Dove si trova e com'è fatto il sistema binario (1:14)