Il 2018 è stato un anno scoppiettante, per l'esplorazione spaziale: abbiamo lanciato una sonda pericolosamente vicino al Sole, agganciato l'orbita di un asteroide da cui preleveremo un campione, inviato un'auto rosso fuoco verso Marte e fatto atterrare un lander geologo sul Pianeta Rosso.
Un avvio col botto. Il 2019 promette di non essere da meno, ed è cominciato in grande stile: il 1 gennaio la sonda della NASA New Horizons è transitata a circa 3500 km da Ultima Thule, una roccia spaziale a 6,4 miliardi di km dalla Terra, completando con successo il fly-by dell'oggetto celeste più distante (e forse anche il più antico) mai esplorato da una sonda umana.
Le prime immagini descrivono il masso spaziale come una "nocciolina" in rotazione, lunga una trentina di km, ma data la distanza è difficile avere certezze: Ultima Thule (al secolo 2014 MU69) prende il nome da un'isola leggendaria e remota nell'Atlantico del Nord, l'ultima terra conoscibile per gli antichi (forse "reale" e identificabile con l'Islanda, o con la Groenlandia), dove il Sole andava a riposare.
Dopo la Soyuz. Gennaio si aprirà con il picco dello sciame meteorico delle Quadrantidi (il 3-4 del mese), ma soprattutto, il 17, con il primo lancio della Crew Dragon di SpaceX. Il veicolo spaziale che dovrebbe trasportare gli astronauti della NASA verso e dalla ISS, concluso il contratto con Roscosmos, effettuerà un volo senza equipaggio verso la stazione spaziale internazionale, cui si aggancerà automaticamente. A giugno dovrebbe avvenire invece il primo volo con equipaggio: a bordo della Crew Dragon ci saranno due astronauti veterani della NASA, Doug Hurley e Bob Behnken.
Il 20-21 gennaio Nord e Sud America ammireranno un'eclissi totale di Luna, mentre il 30 sarà la data del lancio della seconda missione lunare dell'Agenzia spaziale indiana (ISRO), che comprende un orbiter, un lander e un rover a sei ruote per l'esplorazione del nostro satellite.
Veterani e new entry. Il 12 febbraio la sonda Juno effettuerà il suo 18esimo perigiove, il primo dei sei fly-by intorno al gigante gassoso previsti per il 2019. Lo stesso mese OneWeb, un'agenzia londinese rivale di SpaceX per le telecomunicazioni satellitari, lancerà i suoi primi 10 satelliti per Internet.
A marzo un altro competitor di SpaceX, Boeing, lancerà la prima missione senza equipaggio della CST-100 Starliner (un altro "taxi" per la ISS) che si aggancerà alla nostra base orbitante. Nella prima parte dell'anno si terrà anche il secondo lancio del Falcon Heavy, il colossale vettore di SpaceX che nel 2018 ha inviato nello Spazio profondo una Tesla Roadster.
Questa volta il carico da inviare sarà un insieme di satelliti militari, oltre all'orologio atomico Deep Space Atomic Clock della NASA, che dovrebbe migliorare la navigazione nello Spazio profondo.
Una sonda-torcia. Il 4 aprile e il 1 settembre il satellite Parker Solar Probe della NASA eseguirà altri due sorvoli in perielio della nostra stella, spingendosi sempre più vicino alla sua superficie: nei 24 fly-by totali previsti per la missione, arriverà a meno di 4 milioni di km dal Sole.
Il 26 dicembre la sonda si spingerà inoltre vicino a Venere, per sfruttarne la gravità in vista di un valzer solare ancora più stretto. Il 6-7 maggio lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi illuminerà i cieli di primavera con una pioggia di stelle cadenti superiore alla media, mentre il 2 luglio gli astrofili di tutto il mondo si raduneranno in Cile e Argentina per assistere a un'eclissi totale di Sole (per approfondire).
La Cina sulla Luna. A giugno l'agenzia spaziale cinese testerà in un volo senza equipaggio il New Generation Manned Spacecraft, una nuova capsula destinata al trasporto di sei taikonauti. Nella seconda parte dell'anno la stessa agenzia dovrebbe inviare sulla Luna la sua missione più ambiziosa finora: la Chang'e-5 preleverà campioni lunari da riportare al suolo. In questi primi giorni di gennaio un'altra missione cinese, la Chang'e 4, tenterà invece il primo atterraggio di un lander sul lato nascosto della Luna.
Nella seconda parte dell'anno SpaceX dovrebbe condurre un test di lancio della Starship, la capsula spaziale che dovrebbe essere sistemata all'estremità del Big Falcon Rocket, il razzo ancora in progettazione che un giorno potrebbe portare l'uomo su Marte. Il 12-13 agosto e il 13-14 dicembre si rinnoverà l'appuntamento con gli sciami meteorici più ammirati, quello delle Perseidi e quello delle Geminidi. Mentre l'11 novembre tutti gli occhi saranno puntati su Mercurio, in transito davanti al Sole: l'ultima volta è stata nel 2016.