Spazio

I supermassimi dell'universo

Scoperte le due stelle più grandi dell'universo. Hanno una massa 80 volte quella del Sole e potrebbero aiutarci a capire meglio cosa è successo dopo il Big Bang.

I supermassimi dell'universo
Scoperte le due stelle più grandi dell'universo. Hanno una massa 80 volte quella del Sole e potrebbero aiutarci a capire meglio cosa è successo dopo il Big Bang.

I nuovi super massimi dell'universo pesano 80 volte il Sole e orbitano così vicino che la gravità di ciascuna stella distorce la foma dell'altra. Illustrazione: © David A. Aguilar, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics.
I nuovi super massimi dell'universo pesano 80 volte il Sole e orbitano così vicino che la gravità di ciascuna stella distorce la foma dell'altra. Illustrazione: © David A. Aguilar, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics.

A circa 20 mila anni luce dalla Terra sono state scoperte due stelle giovani, con una massa superiore di 80 volte quella del Sole, che si muovono in giro come due giganteschi lottatori di sumo. I nuovi pesi massimi dell'universo (sono le stelle più grandi finora osservate) si inseguono velocissimi, orbitando uno attorno all'altro in 3,7 giorni terrestri, e vicinissimi, fino a quasi toccarsi. Le due stelle, come ogni degna coppia di star hollywodiane, hanno una vita tempestosa: "bruciano" a elevate temperature, si colpiscono continuamente con violenti e caldissimi venti solari e sono destinate a morire "giovani". Si tratta infatti di stelle della rarissima classe Wolf-Rayet, una categoria di astri molto caldi e dalla vita breve.
AAA stelle giganti cercansi. La prima ipotesi che la stella WR 20a fosse in realtà composto da due astri era stata avanzata dal ricercatore belga Gregor Rauw dell'università di Liegi. La conferma è giunta dopo l'osservazione durata circa due settimane, da parte degli astronomi del centro di astrofisica Harvard-Smithsonian negli USA. Una delle principali direzioni della ricerca astrofisica degli ultimi anni è infatti quella di cercare e "pesare" le stelle giganti.
Da questo tipo di ricerche sarà possibile scoprire se le prime stelle dell'universo avevano vita breve e una massa 300 volte superiore a quella del Sole. Le radiazioni di queste stelle (o quelle dei buchi neri prodotti dalla loro esplosione) potrebbero infatti spiegare una delle prime epoche dell'universo giovane, chiamata reionizzazione, quando il gas raffreddatosi dopo il Big Bang si è misteriosamente riscaldato nuovamente dopo 200 milioni di anni.

(Notizia aggiornata al 28 maggio 2004)

28 maggio 2004
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