Spazio

Hubble fotografa il disco di polveri di Beta Pictoris

Il telescopio spaziale ha osservato a lungo il disco di gas e polveri intorno all'astro: l'anello circumstellare è il ritratto in continua evoluzione di un giovane sistema planetario.

La doppia foto che vedete qui sopra ritrae, a distanza di 15 anni, lo stesso brillante soggetto: il disco di gas e polveri che circonda Beta Pictoris, una giovane stella ("appena" 20 milioni di anni) situata a 63 anni luce dalla Terra.

Pianeta nascosto. Il disco in questione è detto protoplanetario perché si pensa che in simili strutture abbia luogo la formazione di pianeti. E in effetti quello di Beta Pictoris è l'unico disco osservato direttamente ad ospitare un pianeta gigante. Il corpo celeste, denominato Beta Pictoris b, è stato scoperto nel 2009 grazie alle osservazioni del Very Large Telescope dell'ESO.

Come eravamo. Il pianeta completa un'orbita intorno alla stella ogni 18-20 anni, un periodo orbitale relativamente breve rispetto ad altri sistemi osservati; per questo Hubble ha fatto del giovane sistema planetario uno dei suoi soggetti privilegiati. Studiarne l'evoluzione servirà a capire come i pianeti nascano intorno alle giovani stelle. E a studiare - in una sorta di macchina del tempo - come abbia avuto origine il Sistema Solare.

Il confronto. Esaminando l'evoluzione della struttura del disco nel tempo, gli esperti possono notare eventuali distorsioni dell'anello di polveri e gas causate dal passaggio del pianeta. L'immagine in alto è stata scattata nel 1997; quella in basso nel 2012 (ma è stata pubblicata solo 4 giorni fa).

Entrambe sono state scattate dallo spettrografo di Hubble in modalità coronografo: nelle foto di questo tipo il bagliore della stella centrale è oscurato in modo che si possa vedere bene il disco circostante.

Cosa è cambiato. Secondo gli astronomi il disco di polveri è solo lievemente mutato in questi 15 anni; dalle immagini si evince però che l'intera struttura ruota attorno a Beta Pictoris come una giostra impazzita e molto veloce. Il disco appare anche eccezionalmente polveroso, forse a causa delle recenti collisioni tra pianeti ancora non visti e oggetti celesti di dimensioni simili ad asteroidi al suo interno. In particolare un acceso bagliore di polveri sul lato sudovest del disco potrebbe essere il risultato dello sgretolamento di un oggetto celeste di dimensioni simili a Marte.

24 febbraio 2015 Elisabetta Intini
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