Il cervello umano ha l'abitudine di vedere facce anche dove non ci sono, ma questo scatto appena pubblicato da Hubble, giusto in tempo per Halloween, in effetti si presta bene al gioco: il volto spettrale è un sistema di galassie in collisione conosciuto come Arp-Madore 2026-424, il risultato di un violento impatto frontale tra due galassie a 704 milioni di anni luce da noi. L'evento ha spinto, allungato e deformato i dischi di polveri, gas e stelle delle due protagoniste in una struttura ad anello. Il materiale che collide e si comprime, per effetto dello shock gravitazionale, ha dato origine ad aree di intensa formazione stellare, che disegnano gli elementi del volto di questa "faccia da fantasma".
Un incontro-scontro raro. Le collisioni tra galassie sono eventi comuni, specie nell'Universo distante, ma non capita spesso di assistere ad impatti frontali come questo, e per giunta tra due nuclei centrali di stelle che appaiono di dimensioni simili: solitamente, le galassie più piccole sono inglobate dalle più grandi vicine. L'oggetto celeste prende il nome dagli astronomi Halton Arp e Barry Madore, che pubblicarono un catalogo con migliaia di galassie interagenti dalle caratteristiche inusuali nel 1987 (il Catalogue of Southern Peculiar Galaxies and Associations).
Spettro senza riflesso. Hubble ha osservato il fantasma celeste il 19 giugno 2019, ma poiché la rara galassia ad anello si trova così lontana, per il tempo che ha impiegato la sua luce per raggiungerci, la stiamo osservando così come appariva oltre 700 milioni di anni fa. Secondo gli scienziati, un anello preciso come questo è una struttura transitoria, destinata a dissolversi in poche centinaia di milioni di anni, lasciando dietro di sé soltanto una nuova, brillante galassia - il prodotto della collisione tra le due. Il "volto" che si può interpretare nella foto potrebbe non esistere più: l'anello potrebbe già essersi disperso nello spazio-tempo. Così, quello che vediamo oggi è - appunto - solamente un fantasma.