HL Tauri, una stella molto giovane (da 100.000 a 1 milione di anni), di classe spettrale K9 a circa 450 anni luce dalla Terra, aveva già fatto parlare di sé nel 2014 quando ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, vedi) scattò una spettacolare immagine di quel che sembrava un sistema planetario in formazione.
Ora una nuova immagine elaborata dai dati del potente VLA (il Very Large Array telescope, nel New Mexico), composto da 27 antenne disposte a "Y", fa di quella stella un oggetto ancora più interessante e affascinate. VLA riceve lunghezze d'onda superiori ad ALMA e può perciò penetrare più a fondo nella polvere che circonda la stella: il risultato delle osservazioni mostra, nella regione centrale del disco di polveri, un agglomerato che potrebbe avere una massa da 3 a 8 volte quella della Terra.


L'indagine del 2014 aveva permesso di rilevare i solchi nel disco che circonda la stella, e l'attuale analisi dà maggiore credito alle prime ipotesi: quello che si osserva è il coagulo di polveri del primo stadio della formazione di proto-pianeti, ossia di materia che, aggregandosi, darà vita a un pianeta vero e proprio.
Gli scienziati stimano che i coaguli potrebbero avere un diametro nell'ordine dei centimetri. «Una situazione mai osservata prima», commenta Carlos Cattasco-Gonzalez, astronomo: «si pensava che i pianeti si formassero almeno qualche decina di milioni di anni dopo la nascita della loro stella. Abbiamo numerose testimonianze di nascita di stelle, ma mai di una fase così precoce della formazione di pianeti.»
Alla ricerca, pubblicata su Astrophysical Journal Letters, ha contribuito anche Leonardo Testi, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Vedi anche