Lo scorso 27 giugno, dopo un viaggio interplanetario durato 1.302 giorni, la sonda giapponese Hayabusa-2 ha raggiunto la sua meta: l’asteroide Ryugu, a 300 milioni di chilometri dalla Terra. Diverse immagini erano già state pubblicate dalla Jaxa (l'agenzia spaziale giapponese) durante la fase di avvicinamento, ma mai spettacolari come quelle rese disponibili pochi giorni fa.
Questa animazione è composta da una serie di immagini scattate lo scorso 23 giugno con l’Onc-T (Optical Navigation Camera – Telescopic) durante le ultime manovre di avvicinamento a Ryugu, da una distanza di circa 40 km. Grazie a queste immagini i ricercatori hanno potuto misurare l’asteroide e crearne un modello in 3D.
Prendere le misure. La forma di Ryugu è un’informazione fondamentale quando si considera la storia della formazione dell’asteroide ed è anche un fattore chiave per le future operazioni di Hayabusa-2. Dalla sua attuale posizione, a circa 20 chilometri di distanza dall’asteroide, la sonda dovrà avvicinarsi alla sua superficie fino a toccarla.
Radio Ga Ga. A occuparsi dell'immagine stereoscopica è stato l'astrofisico Brian May (sì, proprio il Brian May dei Queen), che di fronte alle telecamere della Jaxa ha dichiarato: «È stato facile da realizzare. Lui [l'intervistatore] mi ha detto di non dirlo, ma è stato molto facile». Una successiva elaborazione ho portato all'immagine da vedere coi classici occhialini 3D.
L’agenzia spaziale giapponese ha anche ricostruito un modello tridimensionale dell’asteroide usando le foto scattate dalla sonda in fase di avvicinamento. Il modello è stato realizzato tecnica fotometrica usata per modellare la forma dell’asteroide Itokawa, la destinazione della prima missione Hayabusa.
A cura di Media Inaf