L'eredità della sonda Cassini è anche qui, nelle mappe dei corpi celesti del Sistema Solare appena messe a disposizione da Google. Chiunque con un browser potrà navigare nei laghi di metano della luna Titano e osservare i crateri di ghiaccio di Europa. Basta aprire GMaps, passare in modalità satellite e zoomare all'indietro fino a vedere lo spicchio di Terra in quel momento illuminato dal Sole. A quel punto, a sinistra, si apre automaticamente il menu-elenco dei pianeti e satelliti (anche artificiali, come la ISS) esplorabili.
Grazie ai pionieri. Questo viaggio planetario è stato reso possibile dalle incredibili immagini trasmesse dalle 9 sonde che hanno viaggiato oltre la Fascia di Asteroidi, fino a luoghi prima inesplorati.
L'ultimo ad essere raggiunto è stato il pianeta nano Plutone, che grazie alla sonda New Horizon ha svelato la sua faccia ed è ora disponibile agli internauti.
Le immagini di Nasa ed Esa sono state processate e rielaborate dall'artista e astronomo Björn Jónsson, che ne ha ricavato le mappe tridimensionali navigabili.
Più vicino. Chi volesse addirittura lo Street Viev, sarà accontentato sulla Luna. I luoghi degli allunaggi degli Apollo possono essere visitati in una ricostruzione che combina mappe satellitari e fotografie degli astronauti. Un bel passatempo, in attesa delle vacanze lunari.