2008 TC3 è il nome di un mini-asteroide di una decina di metri di diametro che questa mattina (7 ottobre), poco prima delle 5 (ora locale dell’Europa centrale) è penetrato con una traiettoria molto inclinata nell’atmosfera terrestre al di sopra del Sudan settentrionale, frammentandosi e bruciando nell’impatto. Sembra che nessuno si sia accorto di nulla (a parte forse i satelliti spia del Dipartimento della Difesa americano).
Questa immagine è stata presa la notte tra il 6 e 7 ottobre dal Telescopio Nazionale Galileo (TNG) sulle isole Canarie. La traccia è quella lasciata dal piccolo asteroide 2008 TC3 poco prima del suo impatto con l'atmosfera terrestre, avvenuto nei cieli del Sudan.
Roccioni cosmici come 2008 TC3 interagiscono con la nostra atmosfera - che per fortuna per oggetti così piccoli rappresenta un ottimo scudo – in media una volta ogni qualche mese. L'importanza di questo piccolissimo asteroide è però data dal fatto che si tratta del primo oggetto il cui impatto è stato previsto con un certo anticipo e confermato soltanto circa 24 ore prima della sua collisione con l’atmosfera. La velocità di 2008 TC3 al momento dell’incontro con il nostro pianeta era di poco inferiore ai 13 km/s (circa 46.000 km/h) e la traiettoria aveva un angolo di incidenza di circa 20 gradi. La previsione dell’impatto è stata possibile grazie ai calcoli effettuati dai ricercatori dell’Università di Pisa, guidati da Andrea Milani, sulla base di dato osservativi raccolti in tutto il mondo. Ciò ha permesso di informare tempestivamente le nazioni interessate dall’evento, evitando che l’eventuale esplosione in atmosfera venisse interpretata come un attacco militare. Il gruppo pisano, insieme a quello del NASA-Jet Propulsion Laboratory di Pasadena (California), è il più importante centro di analisi delle orbite degli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra (http://newton.dm.unipi.it/cgi-bin/neodys/neoibo).
Le osservazioni spettroscopiche di 2008 TC3, effettuate con il telescopio inglese da 4,2 metri William Herschel dell’Osservatorio di La Palma (Canarie) nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, hanno mostrato che si trattava di un oggetto di natura carbonacea. Mentre una serie di 200 immagini sequenziali ottenute con 3 secondi di esposizione ciascuna e visibili nel filmato all'indirizzo lveXdIWuHL8,?rel=0" frameborder="0" allowfullscreen width="570" height="320"> ha permesso di determinare il periodo di rotazione di questo minipianetino che è risultato di circa 100 secondi! Un vero e proprio record.
Una notizia appena giunta conferma che l'impatto con l'atmosfera è avvenuto all'ora e nella zona previsti. L'energia sviluppata e stimata sulla base di registrazioni infrasoniche è risultata essere superiore a un Kiloton (pari all'energia rilasciata dall'esplosione di 1.000 tonnellate di tritolo), un quindicesimo dell'energia della bomba atomica che distrusse Hiroshima.