Non sono palle di Natale ma modelli dei pianeti extrasolari scoperti da Kepler, in orbita attorno alle loro stelle. Ethan Kruse, dottorando in Astronomia dell'Università di Washington, ha realizzato un'animazione che compara i movimenti dei mondi alieni con la struttura e i moti orbitali del Sistema Solare, visibile sulla destra.
Quanti? I dati sulle orbite degli esopianeti sono stati tratti dalle osservazioni che Kepler ha compiuto tra il 2009 e il 2013. Prima che un guasto tecnico lo mettesse fuori gioco, il telescopio spaziale ha individuato 1.030 esopianeti e 2.740 possibili "candidati"; altri ne stanno spuntando dall'analisi dei suoi dati. Il video ne include 1.705 (comprende quindi, anche un buon numero di candidati non confermati), che fanno parte di 685 sistemi multiplanetari.
Come leggerlo. Mentre le orbite degli esopianeti sono rappresentate nella stessa scala del Sistema Solare, le loro dimensioni non lo sono: se lo fossero, molti piccoli pianeti terrestri risulterebbero invisibili. Si possono invece apprezzare le dimensioni relative degli esopianeti e le loro temperature (le legende sono a lato).
Non siamo la norma. Come si vede, il Sistema Solare è tutto, fuorché un modello di funzionamento planetario: dopo l'era di Kepler, è risultato chiaro che lo schema che vede i pianeti rocciosi all'interno, i giganti gassosi nel mezzo e i mondi ghiacciati all'esterno non è più diffuso di altri, ma è solo un granello di sabbia in un Universo complesso e multisfaccettato.