Oltre ai combustibili che utilizziamo per lanciare razzi nello spazio, ci sono nuove ipotesi per propellenti o sistemi di propulsione realistici e più efficienti? Se parla spesso: vele solari, energia nucleare, sia a fissione sia a fusione, antimateria, fasci laser, propulsione elettromagnetica...
Su questo tema un team di ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics ha condotto uno studio originale e avanzato l'ipotesi che alcune misteriose emissioni radio, di cui non si conosce l'origine, potrebbero essere prodotte da trasmettitori con dimensioni planetarie che alimentano sonde interstellari in galassie lontane.
Due pianeti di energia. Queste emissioni, chiamate FRB, da “fast radio burst” (lampo radio veloce), sono fenomeni di alta energia che si manifesta con un impulso radio che dura non più di qualche millisecondo. Provengono da regioni del cielo esterne alla Via Lattea: «Gli FRB sono emissioni di brevissima durata di cui al momento al momento non siamo in grado di identificare la fonte. Non è da escludere che possano avere un'origine artificiale: vale la pena controllare se questa ipotesi può avere un fondamento», spiega Avi Loeb, titolare dello studio.
Il ricercatore ha valutato la fattibilità di un trasmettitore radio che abbia una potenza tale da poter essere rilevato a distanze intergalattiche.
Per ottenere l'energia necessaria, ha calcolato, sarebbe necessaria una superficie grande due volte quella del nostro pianeta per raccogliere energia da una stella e concentrarla poi in un unico fascio utilizzato per spingere una vela. Una simile tecnologia è per adesso al di là della nostra portata, ma non è da escludere per civiltà più avanzate tecnologicamente.
Mega-astronavi. Loeb ha calcolato quale potrebbe essere la dimensione di una "sonda" spinta da un'energia simile a quelle dei FRB, giungendo alla conclusione che potrebbe pesare anche un milione di tonnellate, ossia oltre 20 volte le nostre più grandi navi da crociera. «Si potrebbe immaginare una nave interstellare, o intergalattica, in grado di trasportare un gran numero di persone per generazioni intere: una nave generazionale», commenta Loeb.
Dalla Terra quello specifico impulso radio potrebbe essere osservato solo per un breve instante, perché l'ipotetica astronave, il pianeta di partenza così come la stella e la galassia sono in movimento. Loeb ha sottolineato che tutto ciò è una pura ipotesi speculativa, ma alla domanda se crede davvero che gli FRB possano essere emissioni artificiali ha risposto: «La scienza non è una questione di fede ma di prove. Decidere cosa è probabile, prima di una ricerca, limita la ricerca stessa. Vale sempre la pena avanzare nuove idee e ipotesi, e lasciare che siano poi i dati a parlare».