Una delle lune di Giove, Europa, mostra di avere una crosta superficiale particolarmente caotica e fratturata, e questo suggerisce una lunga storia geologica che forse è ancora in atto. Come avevamo anticipato all'inizio di settembre, una nuova serie di immagini-radio riprese da ALMA (Atacama Large Millimeter / submillimeter Array, il radiointerferometro a 5.000 metri di altezza in Cile) ha permesso agli astronomi di realizzare la prima mappa delle temperature del satellite, ossia una mappa che mette in evidenza le variazioni di temperatura sulla superficie.
Le immagini, che hanno una risoluzione di circa 200 chilometri (il sistema di Giove si trova, rispetto alla Terra, a una distanza cinque volte maggiore dal Sole: tra 740 e 816 milioni di chilometri, a seconda del periodo), hanno permesso di trarre importanti deduzioni sulle caratteristiche dell'intero di Europa - grazie anche al confronto con le immagini ottenute dalla sonda Galileo (Nasa), che negli anni Novanta studiò Giove e i suoi satelliti da vicino.
Mistero freddo. I risultati (pubblicati sull'Astronomical Journal), confermano innanzi tutto che al di sotto della crosta di ghiaccio Europa possiede un oceano di acqua salata che a sua volta è a contatto con un nucleo roccioso. Lo studio dei crateri impressi nel ghiaccio della superficie i geologi hanno ipotizzato che la superficie è relativamente giovane, ossia ha un'età che va dai 20 ai 180 milioni di anni.
In superficie il punto più caldo non supera mai i -160 °C, ma la mappa conferma l'inattesa e al momento inspiegabile regione particolarmente fredda in prossimità del polo nord del satellite. Sulle ragioni del fenomeno, prima di fare una qualunque ipotesi i ricercatori cercheranno di ottenere nuove immagini - in particolare per capire se si tratta di una condizione permanente o variabile nel tempo.