La Giornata Nazionale dello Spazio è stata istituita dal governo italiano il 16 dicembre 2021. La data ricorda il lancio del satellite San Marco 1 nel 1964, facendo dell'Italia la terza nazione a mettere in orbita un satellite proprio. A distanza di sessant'anni, l'Italia continua a giocare un ruolo chiave nella corsa allo Spazio.
In tutto il mondo. Per questo motivo, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha pensato quest'anno di sottolineare la ricorrenza con un'iniziativa speciale: una mostra che illustri i tanti contributi del nostro Paese alle missioni spaziali, umane e non, e allo sviluppo delle tecnologie che le consentono. E a realizzare i contenuti della mostra, intitolata The Italian Spaceway, siamo stati chiamati noi di Focus: un incarico prestigioso che ci ha onorato e anche divertito.
I temi della mostra. La mostra si articola in 6 sezioni, coprendo temi come l'Osservazione della Terra, i Servizi in orbita e la Robotica, la Sicurezza e i detriti spaziali, l'Esplorazione spaziale, il Trasporto spaziale e la Meteorologia spaziale. Ogni sezione presenta testi, immagini e video accessibili tramite QR code.
La sezione Osservazione della Terra è dedicata al ruolo dei satelliti nel monitorare il nostro Pianeta. Non solo per le previsioni meteo, ma anche per misurare l'inquinamento e il riscaldamento globale, per aiutare quando accadono eventi climatici estremi (alluvioni, terremoti, eruzioni…) e per verificare lo stato di salute di suolo, foreste e oceani. Nella seconda sezione, Servizi in orbita e Robotica, si racconta di come oggi sia possibile immaginare un futuro prossimo popolato di satelliti-robot in grado di mettere ordine tra i satelliti, spostarli e ripararli, grazie a un progetto dell'Agenzia spaziale italiana. La terza parte, dedicata a Sicurezza e detriti spaziali, illustra le tecnologie e i sistemi messi in atto per prevenire i problemi causati dall'affollamento dei satelliti in orbita e dal rischio, seppure remoto, di un asteroide in rotta di collisione con la Terra.
Dall'esplorazione allo space weather. La sezione di Esplorazione spaziale delinea i moltissimi contributi delle istituzioni e delle aziende italiane per le missioni verso i pianeti del Sistema solare, per esempio per il progetto ExoMars che porterà su Marte il rover Rosalind Franklin che perforerà il terreno in cerca di forme di vita grazie a una trivella realizzata dall'azienda italiana Leonardo.
La quinta sezione di The Italian Spaceway è invece dedicata al Trasporto spaziale, dove l'Italia svolge un ruolo di primo piano sia con i propri lanciatori Vega e Vega C, realizzati da Avio, sia con Space Rider, la futura navetta automatica europea per esperimenti in orbita alla quale collabora il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali.
Infine, l'ultima sezione della mostra parla di Meteorologia spaziale, un settore estremamente importante della ricerca odierna, che si occupa di studiare e di prevedere le perturbazioni che si originano sul Sole e i loro effetti sia sulle tecnologie terrestri (i satelliti in orbita, ma anche le apparecchiature a terra) sia sugli organismi viventi.
Italia protagonista. Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato il ruolo dell'Italia nello Spazio, essendo il terzo contributore dell'Agenzia Spaziale Europea, evidenziando inoltre l'importanza delle scoperte e delle tecnologie spaziali nella vita quotidiana e nella gestione delle risorse del pianeta.
La mostra è realizzata in collaborazione con AIDAA, ASI e altri attori spaziali italiani, in preparazione all'International Astronautical Federation Congress del 2024 a Milano.