A bordo della Stazione spaziale internazionale c'è un esperimento in corso che ha lo scopo di raccogliere informazioni sulla natura delle stelle di neutroni, dette anche stelle degeneri (o formate da materia degenere), che sono i residui estremamente densi di supernove. Le stelle di neutroni "pesano" da 1,4 a 3 masse solari, ma il loro diametro è nell'ordine della decina di chilometri (il diametro equatoriale del Sole è di 1.300.000 km, metro più, metro meno): si tratta dunque di oggetti di incredibile densità (un cucchiaino di quella materia degenere pesa centinaia di milioni di tonnellate).



Lo strumento utilizzato per lo studio è il NICER (Neutron Star Interior Composition Explorer), che raccoglie le emissioni a raggi X da quelle stelle (e altri oggetti nel Cosmo). Il NICER lavora solo durante la notte della SSI, quando la Terra la scherma dal Sole: una condizione che dura appena 46 minuti, ma che si ripete otto volte nell'arco di una nostra "giornata". La Nasa ha rilasciato un'immagine composta dai risultati dei primi 22 mesi di osservazioni: una mappa del cielo ai raggi X.
L’immagine è uno spettacolare intreccio di archi luminosi perché NICER, a bordo della SSI, si muove e passa da un obiettivo all'altro: le fonti luminose (i punti) sono l'origine dei raggi X emessi da stelle di neutroni e altre fonti di raggi cosmici ad alta energia che arrivano occasionalmente dallo Spazio. Per Keith Gendreau, del Goddard Space Flight Center della NASA, responsabile di NICER, «questo lavoro sta componendo una nuova immagine del cielo e permetterà probabilmente di scoprire altre fonti di raggi X finora sconosciute».