Questa fotografia è un mosaico ottenuto dall'elaborazione di 7 immagini a colori della cometa 67P: ciascun elemento del mosaico è a sua volta un'immagine elaborata da tre fotografie filtrate nei canali R, G e B (red, green, blue) e unite per ottenere colori verosimilmente realistici della cometa, come potrebbe essere vista da un ipotetico passeggero a bordo della sonda Rosetta.
L'immagine risultante mette in risalto la complessa geologia della cometa: si vede chiaramente come il suolo sia composto da rocce molto differenti tra loro, con un rivestimento di materiale polverizzato che rende lo scenario ancora più accattivante. Le zone "bianche" denunciano la possibile presenza di ghiaccio e metalli.
67P non ha una bella silouette, e vista da vicino non corrisponde all'immagine poetica di una cometa. Ma questa sua bruttezza è, per i ricercatori, una miniera di informazioni che sono in buona parte ancora da sistemare nel quadro generale.
La forma così irregolare, per esempio, con due diversi lobi, è la natura comune di questo tipo di oggetti del Sistema Solare? Proprio l'ESA, di recente, ha valutato che 67P è un oggetto leggero e poroso, simile - per dare un'idea - alla pietra pomice: una scoperta inattesa la cui genesi aiuterà a capire se anche questa è una caratteristica comune dei bolidi che attraversano il nostro spazio. E quanto alla possibile presenza di acqua e metalli, si tratterà di capire in quale percentuale sono presenti, e soprattutto di sciogliere ogni dubbio sulla compatibilità con gli stessi elementi che si trovano sulla Terra.