Spazio

La massa della Terra è maggiore di quello che dovrebbe essere

Un lungo e imponente bombardamento di oggetti dallo Spazio ha compensato la perdita di massa dovuta alla formazione della Luna e modificato la composizione del mantello della Terra.

Il nostro pianeta potrebbe essere più piccolo di com'era quando si è formato e anche di com'è oggi: poche decine di milioni di anni dopo la sua formazione, un oggetto grande quanto Marte colpì infatti la Terra. Dalla collisione e dall'enorme quantità di materiale proiettato nello Spazio nacque la Luna.

Fino a oggi si pensava che quel drammatico evento fosse stato un'eccezione di quel periodo: in realtà non è così, e all'evento che diede origine alla Luna ne seguirono molti altri, di oggetti più piccoli ma nell'arco di un lungo periodo di "bombardamento" del pianeta che lo ha arricchito di una gran quantità di materiale.

Pesa di più. A raccontare questa nuova storia della Terra è un gruppo di ricercatori del Southwest Research Institute (Texas), secondo il quale un gran numero di corpi celesti di dimensioni ragguardevoli contribuirono ad accrescere la massa del pianeta in una lunga serie di drammatici impatti che seguirono la formazione della Luna.

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Parte del materiale arrivato dallo Spazio penetrò fin nel mantello terrestre: questo spiegherebbe alcune anomalie isotopiche rilevate nelle rocce vulcaniche. Vedi anche la mappa gravitazionale della Luna. © Courtesy of Southwest Research Institute

È opinione comune che il contributo di materiale arrivato dallo Spazio dopo il consolidamento della Terra si possa stimare attorno allo 0,5% della massa che il pianeta già aveva: secondo la nuova ipotesi questa percentuale sale almeno fino al 2-3 percento.

«A questa conclusione», spiega Simone Marchi, coordinatore dello studio, «siamo giunti grazie a un nuovo modello matematico che tiene conto della distribuzione di metalli e silicati all'interno della Terra in seguito a eventi di collisione», ossia di come questi elementi sono stati "assorbiti" dal pianeta.

Secondo questa interpretazione il bombardamento che segui alla nascita della Luna fu significativamente più imponente rispetto a quanto si pensava, con conseguenze sulle prime fasi dell'evoluzione del pianeta che sono ancora poco chiare.

Robin Canup, uno degli autori dello studio, ritiene che questa interpretazione possa offrire una spiegazione alle anomalie isotopiche (ossia le variazioni nel numero di neutroni nel nucleo di alcuni elementi) in campioni di rocce terrestri antiche come la komatiite, una roccia vulcanica che arriva dal mantello. Alcune di queste rocce potrebbero infatti essere state prodotte molto tempo dopo l'impatto che portò alla formazione della Luna, durante quello si potrebbe chiamare tardo accrescimento della Terra.

11 dicembre 2017 Luigi Bignami
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