L'immagine qui sopra è stata chiamata first light: è la prima fotografia scattata da una nuova macchina fotografica che, accoppiata al Samuel Oshin Telescope di Monte Palomar, può catturare centinaia di migliaia di stelle e di galassie in un unico fotogramma.
Il nuovo strumento è il fulcro di un nuovo progetto di scansione automatizzata del cielo, il ZTF (Zwicky Transient Facility), così chiamato in memoria dell'astronomo svizzero Fritz Zwicky, il primo a ipotizzare l'esistenza della materia oscura, nel 1933. Lo strumento è stato realizzato con la collaborazione del dipartimento di astronomia dell'università del Maryland.


Buchi neri e comete. Il progetto prevede che ogni notte la macchina fotografica esplori una grande porzione del cielo settentrionale, alla scoperta di oggetti ed eventi con caratteristiche di forte variabilità luminosa (fenomeni transienti).
In questa categoria rientrano le supernove, i buchi neri, le comete, gli asteroidi... «Studiando notte dopo notte l'attività di buchi neri "affamati"», spiega Suzi Gezari, tra i responsabili del progetto, «come quelli che attirano materiale dalle stelle vicine, sarà possibile calcolare la massa di quegli oggetti e il loro periodo di rotazione.»


Stando ai ricercatori sarà molto interessante utilizzare lo strumento per studiare le comete e le numerose esplosioni che avvengono su quei corpi, che difficilmente si riescono a osservare nel momento in cui avvengono. Questo perché con ZTF si riusciranno a fotografare da 30 a 50 comete ogni qualvolta verrà scansionato il cielo.
Super risoluzione. La nuova macchina fotografica è in grado di catturare un'immagine di cielo sette volte più grande rispetto a quanto era già in grado di fare il telescopio. Si otterranno così fotografie con una risoluzione di 24.000 x 24.000 pixel: quella a maggiore risoluzione in questa pagina è di 8.036 x 8.036 pixel. Col nuovo strumento si potranno vedere anche cose mai viste prima.