Per gli antichi Greci il cielo non era altro che una cupola che circondava la Terra piatta, molto simile a una grande scodella rovesciata sulla quale erano fissate le stelle. I primi tentativi dell’uomo di spiegare l’Universo furono fatti assimilando gli oggetti della vita quotidiana a quelli della volta celeste, ma le cose cambiarono definitivamente con l’invenzione del telescopio. Alla fine del ‘700 William Herscel grazie alle sue osservazioni fu il primo a dare una spiegazione ragionevole sulla forma della nostra galassia. Il figlio John Herschel continuò il lavoro sulla classificazione delle galassie iniziato dal padre e al momento della sua morte avvenuta l’11 maggio del 1871, era riuscito a individuare 500 nebulose e migliaia di stelle doppie, quelle stelle formate da una coppia o più di stelle molto vicine fra loro.
Nella foto, l’ammasso stellare NGC 2266