La missione ExoMars è, almeno dal punto di vista finanziario, salva. La partenza in salita con lo schianto del lander dimostrativo Schiaparelli sul Pianeta Rosso non ha impedito ai vertici dell'ESA di approvare i finanziamenti necessari alla seconda parte della missione, che vedrà l'Europa far atterrare un rover su Marte nel 2020.
Alla ministeriale dell'Agenzia spaziale europea, che si è tenuta a Lucerna l'1 e 2 dicembre, sono stati stanziati 436 milioni di euro per ExoMars 2020. Gli stati membri hanno messo a disposizione 339 milioni di euro, mentre i 97 restanti saranno ricavati dall'ESA ridistribuendo fondi interni.
Note dolenti. Meno bene è andata a un altro progetto, l'Asteroid Impact Mission (AIM), che prevedeva il test di alcune manovre di deviazione del satellite di un vicino asteroide, per studiare come spostare possibili detriti celesti in rotta di collisione con la Terra. La missione non ha ottenuto i finanziamenti necessari ed è stata cancellata.
Il successo ottenuto dal team di Rosetta è destinato a non avere seguito, almeno per un po' di tempo: l'Europa non avrà sonde su corpi celesti minori per i prossimi 15 anni.
Stazione Spaziale. Alla riunione è stata anche ufficializzata la partecipazione dell'astronauta italiano Luca Parmitano a una seconda missione sulla ISS, nel 2019. ESA, NASA, l'agenzia spaziale russa Roscosmos e la giapponese JAXA hanno infine confermato la volontà di continuare a mantenere e finanziare le attività orbitali sulla ISS fino al 2024.