Spazio

Scoperti i resti di esopianeti che erano simili alla Terra

L'analisi dell'atmosfera di alcune stelle nane bianche ha rivelato la presenza di elementi lasciati dall'impatto di oggetti con caratteristiche simili alla Terra.

Un gruppo di scienziati coordinati da Alexandra Doyle (University of California, Los Angeles) è stato in grado di sondare le caratteristiche chimiche di rocce di pianeti lontani, analizzando ciò che ne resta in seguito a impatti con stelle nane bianche.

La maggior parte dei materiali che compongono i pianeti rocciosi (come il nostro) hanno un alto grado di ossidazione, una caratteristica nota come "fugacità dell’ossigeno", che indica la pressione che esercita questo elemento nell’atmosfera di un pianeta e che riflette le condizioni esistenti soprattutto durante la prima fase della vita di un pianeta attorno alla sua stella. Da questa caratteristica dipendono molti elementi geofisici e geochimici che caratterizzeranno un pianeta durante la sua storia.

Questo valore è di per sé già molto complesso da determinare per il nostro pianeta, lo è quindi ancora di più per i pianeti extrasolari, anche perché non è possibile calcolarlo direttamente e le analisi che lo definiscono indirettamente (soprattutto ricostruzioni con modelli al computer) non danno certezze - sostanzialmente perché non sappiamo se i pianeti extrasolari abbiano storie simili a quella della Terra.

Si sfruttano stelle morte. Le nane bianche sono l'ultima fase dell'evoluzione di stelle di massa piccola o medio-piccola e la loro atmosfera è composta quasi unicamente da elementi leggeri, come idrogeno ed elio. In alcuni casi però, sono state individuate nane bianche le cui atmosfere sono "inquinate" dall’impatto di oggetti estranei, come pianeti o asteroidi, che le hanno arricchite di elementi più pesanti, come magnesio, ferro e ossigeno.

Una complessa analisi di sei nane bianche ha permesso al team di misurare gli elementi costitutivi di rocce extrasolari finite nella loro atmosfera fino al punto da riuscire a determinare l’abbondanza del ferro ossidato all’interno delle rocce stesse. Ciò ha permesso di risalire al valore della fugacità dell’ossigeno nei pianeti precipitati su quelle stelle e Doyle ha potuto stabilire che è molto simile a quello della Terra, di Marte e degli asteroidi del nostro Sistema Solare. Questo significa che almeno alcuni sistemi solari lontani hanno storie simili a quello nel quale siamo ospitati.

21 ottobre 2019 Luigi Bignami
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Sulle orme di Marco Polo, il nostro viaggiatore più illustre che 700 anni fa dedicò un terzo della sua vita all’esplorazione e alla conoscenza dell’Oriente, in un’esperienza straordinaria che poi condivise con tutto il mondo attraverso "Il Milione". E ancora: un film da Oscar ci fa riscoprire la figura di Rudolf Höss, il comandante di Auschwitz che viveva tranquillo e felice con la sua famiglia proprio accanto al muro del Lager; le legge e le norme che nei secoli hanno vessato le donne; 100 anni fa nasceva Franco Basaglia, lo psichiatra che "liberò" i malati rinchiusi nei manicomi.

ABBONATI A 29,90€

Che cosa c’era "prima"? Il Big Bang è stato sempre considerato l’inizio dell’universo, ma ora si ritiene che il "nulla" precedente fosse un vuoto in veloce espansione. Inoltre, come si evacua un aereo in caso di emergenza? Il training necessario e gli accorgimenti tecnici; che effetto fa alla psiche il cambiamento climatico? Genera ansia ai giovani; esiste la distinzione tra sesso e genere tra gli animali? In alcune specie sì. Con quali tecniche un edificio può resistere a scosse devastanti? Siamo andati nei laboratori a prova di terremoti.

 

ABBONATI A 31,90€
Follow us