Qui sotto, il post su Instagram con cui il fondatore di SpaceX ha presentato la "linea di abbigliamento" dei suoi astronauti. Lo stile futuristico suggerisce una progettazione hollywoodiana, ma Elon Musk ci tiene a precisare che sono funzionali e, soprattutto, funzionanti.
«Prima immagine della nuova tuta spaziale di SpaceX. Altre nei prossimi giorni: è operativa (non un modello), già testata in doppio vuoto. È stato incredibilmente difficile bilanciare estetica e funzionalità», dichiara Musk.
Doppio vuoto? Dalla sua dichiarazione emergono due domande. La prima è senz'altro... perché il doppio vuoto? Le tute spaziali per attività extraveicolari (EVA) non hanno una pressione interna di 1 atmosfera: nel vuoto dello Spazio, gli astronauti riuscirebbero a malapena a muoversi, figuriamoci se riuscirebbero a eseguire delicati lavori di riparazione, chiusi in una tuta gonfiata come un palloncino.
La pressione interna è quindi ridotta a circa 1/3 di atmosfera, saturata di ossigeno, in modo che, a ogni boccata, l'astronauta riceva la quantità giusta di ossigeno. Il test del doppio vuoto serve a scoprire sia se questo palloncino d'ossigeno ha perdite quando si trova nel vuoto, sia se la bassa pressione interna risucchia aria dall'esterno quando si trova ad 1 atm. Una tenuta doppiamente stagna, insomma.
Ma la tuta di Musk non sembra progettata per le passeggiate spaziali (come invece la prima, in alto in questa pagina).
Per dove? La seconda domanda è: per andare dove? La perplessità nasce dalla recente notizia della cancellazione del programma di SpaceX per Marte. Che si tratti della tuta in dotazione ai futuri turisti spaziali che Musk promette di portare a breve in orbita? Per saperlo dobbiamo seguire il consiglio del "Tony Stark" del mondo reale e aspettare i prossimi giorni.