Durante un'eclissi totale di Luna, quando il nostro satellite si trova nel pieno del cono d'ombra della Terra è solito assumere un colore rossastro: è l'effetto dell'atmosfera terrestre che filtra la luce solare. Ma nel maggio 1110, l'eclissi totale di Luna fu insolita - completamente buia. L'evento, descritto sulla Cronaca di Peterborough (detta anche Manoscritto di Laud) che racconta il periodo medievale della storia inglese, si inserì in un triennio di fame e carestie sul continente europeo, colpito da un cambiamento drammatico e repentino del clima. Ora, uno studio pubblicato su Scientific Reports ipotizza che quella serie sfortunata di eventi possa essere legata all'eruzione di un vulcano giapponese.
La ricostruzione dei fatti. Il gruppo di climatologi dell'Università di Ginevra ha messo insieme i diversi tasselli di questo mosaico. Il primo è la presenza, in carote di ghiaccio estratte in Groenlandia, del più ampio deposito di solfati, cioè di composti di zolfo, dell'ultimo millennio: l'emissione di queste sostanze fu a lungo attribuita all'eruzione del vulcano islandese Hakla, avvenuta nel 1104, ma ora la cattura dei solfati nei ghiacci è stata postdatata al 1108. Non fu dunque l'Hakla, il vero responsabile, come sembrerebbe indicare anche la presenza di consistenti depositi di solfati nello stesso periodo in Antartide: un indizio che farebbe pensare a un'eruzione più vicina ai tropici.
Cercare più a est. L'eruzione incriminata potrebbe essere stata quella del Monte Asama, sull'isola di Honshū, la principale del Giappone. Il vulcano eruttò nel 1108 nell'evento più disastroso e potente della sua storia: espulse una fitta colonna di ceneri in atmosfera fino a rendere - raccontano le cronache giapponesi - ogni campo di riso inadatto alla coltivazione. L'evento potrebbe aver avuto un ruolo importante nei cambiamenti climatici che seguirono e nell'emissione di particolato in atmosfera, anche se non è detto che abbia contribuito, da solo, a quella insolita eclissi.