La NASA ha annunciato i nomi dei quattro astronauti che faranno parte della prossima missione lunare: Artemis II. Si tratta di tre americani e un canadese: gli ex piloti di caccia della Marina degli Stati Uniti Reid Wiseman e Victor Glover, l'astronauta veterana della stazione spaziale Christina Koch e l'astronauta canadese Jeremy Hansen. I quattro astronauti parteciperanno al primo volo con equipaggio previsto per lo Space Launch System e per la navicella Orion.
Il lancio è previsto per novembre del 2024. La missione sarà molto simile a quella realizzata con successo lo scorso anno, Artemis I, che venne lanciata senza equipaggio. Artemis II comunque avrà una durata inferiore alla precedente. Lo scopo sarà quello di verificare l'approccio alla Luna, ruotarle attorno e riportare l'equipaggio sano e salvo sulla Terra.
Complessivamente gli astronauti dovrebbero restare nello spazio per circa 9 giorni. A oggi tutto fa pensare che da parte della NASA il ritorno alla Luna potrà procedere come previsto, la cui tabella di marcia prevede di far atterrare la prima donna e un altro uomo sul suolo lunare tra la fine del 2025 e gli inizi del 2026.
Artemis I è stato il primo passo verso la Luna
Nel frattempo al Kennedy Space Center si sta assemblando il razzo della missione Artemis II e tutto sembra procedere per il meglio. L'unico problema, che sembrerebbe comunque semplice da risolvere, riguarda il sistema di protezione della navicella Orion, che serve per proteggere la navicella dalle elevatissime temperature che incontra durante il rientro nell'atmosfera. Durante la missione Artemis I, infatti, il sistema di protezione si consumò più del previsto, ma sempre restando entro limiti tollerati dalla NASA. In altre parole, se a bordo ci fosse stato un equipaggio non avrebbe avuto alcun problema.
Alla base di lancio infanto, si sta costruendo una nuova gigantesca cisterna per contenere più di 5 milioni di litri di idrogeno liquido. Questo servirà per ridurre i tempi dei tentativi di lancio delle varie missioni che si succederanno nei prossimi anni. Nel frattempo si sta costruendo il sistema di salvataggio degli astronauti nel caso in cui debbano abbandonare il razzo poco prima dell'annuncio. Si tratta di una specie di funivia in grado di portare gli astronauti dalla cima del razzo a terra in pochi secondi. Un sistema già messo a punto per le missioni umane precedenti.
E poi, Artemis III: sulla Luna torneremo con Starship
E Starship? Elemento di incertezza per il ritorno dell'uomo alla Luna riguarda Starship, la navicella di Space X scelta dalla NASA portare gli equipaggi dall'orbita lunare sulla superficie del nostro satellite.
Da tempo si attende il lancio di prova che avrà il compito di sperimentare il razzo a 33 motori e la nave spaziale vera e propria in un'orbita attorno alla Terra, che, ad oggi, è fissato per l'ultima decade di aprile. La navicella, alta circa 50 metri, prenderà gli astronauti dalla Orion in orbita lunare, per riconsegnarli ad essa dopo l'escursione sulla Luna. Sono in molti a chiedersi se sarà pronta per la missione di fine 2025.