L’ipotesi che la nostra stella possa avere una compagna che le ruota attorno è nata per spiegare una certa regolarità (non del tutto dimostrata) nelle estinzioni di massa di specie animali e vegetali avvenute nel corso delle ere geologiche, probabilmente causate dalla caduta di grosse meteoriti o comete. Questi, dalla fascia in cui si trovano da quando è nato il sistema solare, verrebbero perturbati nel loro moto dal passaggio ravvicinato di un’ipotetica stella chiamata Nemesis. Di tale stella, che potrebbe essere una nana bruna, è stata calcolata anche l’orbita, che sarebbe molto eccentrica e che la porterebbe sino a 150 mila unità astronomiche da noi (una unità astronomica equivale a 150 milioni di km). Il periodo orbitale di questa fantomatica compagna del Sole sarebbe di 26 milioni di anni. Durante la sua fase di massimo avvicinamento al Sole si spingerebbe sino a 26 mila unità astronomiche, ben dentro, dunque, la nube di Oort da cui potrebbero partire le comete. Un’ipotesi suggestiva, ma che al momento non ha prove, nonostante accanite ricerche condotte soprattutto verso la fine degli anni ’80.