Un animatore che su Youtube si fa chiamare Yeti Dinamics ha creato un video in cui si immagina che Saturno esca dalla sua orbita e punti dritto sulla Terra, arrivando quasi a sfiorarla. La simulazione si basa sulle immagini raccolte dalle sonde Voyager e Cassini ed è particolarmente accurata.
Già alla distanza di Marte (55 milioni di km, quando il pianeta rosso è al massimo della vicinanza col nostro pianeta) il pianeta con gli anelli sarebbe già l’oggetto più luminoso che vedremmo. Più della Luna, che pure è 150 volte più vicina. Avvicinandosi ulteriormente diventerebbe la presenza più ingombrante sul nostro orizzonte, come si può vedere nel video qui sopra (in inglese, ma facilmente comprensibile. Skippa a 1.00 dove iniziano le immagini più interessanti).
Visualizzazione perfetta, conseguenze imperfette. Il video è molto accurato per quanto riguarda la parte visiva ma, come spiega l’astronomo Phil Plait nel suo blog Bad Astronomy, non si preoccupa delle conseguenze fisiche di un eventuale avvicinamento di Saturno.
Come spiega Plait, sarebbe l’apocalisse: l’attrazione gravitazionale che il pianeta gassoso (la cui massa è cento volte superiore a quella della Terra) eserciterebbe avvicinandosi sarebbe tale da causare eruzioni, terremoti, inondazioni dovute al cambio delle maree e catastrofi da antico testamento.
Apocalisse. Si può anche immaginare che il nostro pianeta – se è di qualche consolazione, ben dopo essere stato spopolato dalle precedenti calamità – finirebbe per essere smembrato dalla forza di gravità esercitata da Saturno e ridotto a una scia di asteroidi. Il video pur ignorando le conseguenze della gravità rimane molto bello e interessante. Come le foto qui sotto che immaginano i panorami notturni cui potremmo assistere se al posto della Luna ci fossero - uno alla volta - i pianeti del Sistema Solare.