No. Le stagioni calde o fredde dipendono dall’inclinazione dei raggi del Sole sulle diverse zone della Terra. Per assurdo, la nostra distanza dal Sole è minima proprio in gennaio, quando nell’emisfero nord (cioè il nostro) fa più freddo. La Terra, come è noto, gira intorno al Sole e ruota su se stessa intorno a un asse obliquo. Per questo nelle diverse stagioni le zone della Terra sono colpite in modo differente dai raggi solari. Il sole scalda maggiormente le aree su cui i suoi raggi cadono perpendicolari, perché sono più concentrati. Nelle zone dove i raggi cadono obliqui investono una superficie maggiore e quindi il calore, distribuendosi su un’area più vasta, risulta più debole. Il Sole è sempre perpendicolare a un solo parallelo e quanto più ci allontaniamo da questo tanto più i raggi sono obliqui. Il tropico del Cancro è il parallelo rispetto al quale il Sole si trova allo zenit (ovvero in posizione esattamente verticale) a mezzogiorno del solstizio d’estate (22 o 23 giugno), per questo nell’emisfero nord è estate, mentre nell’emisfero sud è inverno; il tropico del Capricorno è il parallelo rispetto al quale il Sole si trova allo zenit a mezzogiorno del solstizio d’inverno (22 o 23 dicembre), quindi nell’emisfero sud è estate, in quello nord inverno. Le 4 stagioni sono ben differenziate climaticamente solo nelle latitudini intermedie tra il 30° e il 50° parallelo nord o sud, mentre all’equatore e ai poli esistono solo due periodi stagionali.