Spazio

La Stazione spaziale cinese è rientrata senza provocare danni

Dall'Agenzia spaziale italiana arriva la conferma: il rientro è avvenuto alle 02:16 del 2 aprile nell'Oceano Pacifico meridionale.

In questa stessa pagina troverete gli aggiornamenti più importanti a cura di Luigi Bignami, a mano a mano che arrivano. Per ritrovare facilmente la pagina mettete un segnalibro (bookmark) alla pagina, su Tiangong-1 aggiornamenti oppure su Tiangong-1 (notizie e storia della stazione spaziale cinese Palazzo Celeste). A seguire l'articolo di Elisabetta Intini sulla Stazione Spaziale cinese e il suo rientro nell'atmosfera.

AGGIORNAMENTO ORE 4:40 SUL RIENTRO DI TIANGONG-1 (AVVENUTO ALLE 02:16 ORA ITALIANA)

Dopo l'annuncio del JFSCC (vedi qui sotto) anche altre Organizzazioni hanno confermato il rientro di Tiangong-1, compresa l'Agenzia Spaziale Italiana. Maj. Gen Stephen Whiting, Comandante del JFSCC del 14th Air Force ha detto: "Una delle nostre missioni è quella di monitorare lo spazio e le decine di migliaia di pezzi di spazzatura che congestiona quello attorno alla Terra e questo controllo ha permesso di seguire anche il rientro di Tiangong-1".

Il punto in cui è rientrata Tiangong-1 secondo Satview © SatView

Non si hanno ancora segnalazioni di detriti precipitati in Oceano Pacifico, ma dato il luogo presunto d'impatto e il fatto che era ancora giorno le probabilità che siano stati osservati sono bassissime.

RIENTRATA! AGGIORNAMENTO: ORE 04:00 - 2 APRILE 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Secondo lo JFSCC (Joint Force Space Component Command) dell'USSTRATCOM (U.S. Strategic Command's) la stazione spaziale cinese Tiangong-1 è rientrata nell'atmosfera sopra l'Oceano Pacifico alle 02:16 del 2 aprile 2018

AGGIORNAMENTO: ORE 23:05 - 1 APRILE 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Secondo l'ultimo aggiornamento di Aerospace Corp alle 22:53 la Tiangong-1 si trovava a un'altitudine di 133 km. L'impatto è stimato per le 2,30 del 2 aprile, con un'incertezza di +/- un'ora e quaranta minuti. La finestra temporale, dunque, va dalle 0:50 alle 4:10.

Per l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l'ora x è stimata per le 02.44 del 2 aprile con una finestra di incertezza tra un’ora e mezzo e le due ore e mezzo. Si tratta di un'informazione importante, perché in questo intervallo di tempo si riducono ulteriormente le "finestre di interesse" per l'Italia: ne resterebbe aperta soltanto una che prevede il parziale (e pur sempre altamente improbabile) coivolgimento dell'isola di Lampedusa.

AGGIORNAMENTO: ORE 20:15 - 1 APRILE 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Un ultimo aggiornamento:

1) Secondo US-StratCom Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 01:34 con un margine di errore di +/- 5 ore

2) Secondo l'ESA Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 06:00 con un margine di errore di +/- 4 ore

3) Secondo Satview.org Tiangong-1 cadrà l'1 aprile allo 01:05 nell'Oceano Atlantico come nella mappa qui sotto.

AGGIORNAMENTO: ORE 19:20 - 1 aprile 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Al momento non ci sono nuovi aggiornamenti nonostante l'avvicinarsi dell'ora finale di Tiangong-1. In questo momento la stazione spaziale si trova a 158 chilometri di quota.

Tiangong-1 comunque non è l'unico satellite che sta per cadere sulla Terra. Il 6 aprile dovrebbe precipitare un satellite spia americano, FLOCK 2EP 6, ma sarà un rientro controllato e dunque brucerà completamente nell'atmosfera

AGGIORNAMENTO: ORE 16:15 - 1 aprile 2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Ultima proiezione:

1) Secondo US-StratCom Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 00:47 con un margine di errore di +/- 3 ore

2) Secondo SatFlare (la più recente) Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 00:28 con un margine di errore di +/- 10 ore

3) Secondo l'ESA Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 06:00 con un margine di errore di +/- 4 ore

4) Secondo l'ASI Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 3.17 con un margine di errore di +/- 10 ore.

5) Sec0nd0 Joseph Remis, esperto in traiettorie di satelliti Tiangong-1 precipiterà l'1 aprile alle 23:59 con un margine di errore di +/- 4 ore. Se così fosse potrebbe precipitare in Africa come da immagine qui sotto

Come si vede si restringe il tempo di errore anche se le previsioni sono ancora molto discordi

AGGIORNAMENTO: ORE 13:55 - 1.4.2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Secondo Joseph Remis, esperto in traiettorie di satelliti Tiangong-1 precipiterà alle 00:46 di domani con un errore di +/- 4 ore. Se dovesse precipitare esattamente alle 00:46 potrebbe precipitare in Oceano Pacifico al largo delle coste del Cile

Il luogo dove potrebbe precipitare Tinagong-1 se verrà confermata la previsione di Joseph Remis

AGGIORNAMENTO: ORE 12.00 . 1.4.2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Ultima proiezione:

1) Secondo US-StratCom (la più recente) Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 02:15 con un margine di errore di +/- 6 ore

2) Secondo Aerospace Corp Tiangong-1 precipiterà il 2 aprile alle 04:00 con un margine di errore di +/- 7 ore

Le altre proiezioni sono ormai sorpassate. Nessuna indicazione ancora sul luogo dove potrebbe cadere. Ricordiamo che l'Italia potrebbe essere interessata da qualche detrito dalla Toscana in giù.

Va ricordato che non è l'"oggetto costruito dall'uomo" più grande mai precipitato sulla Terra. Il record appartiene alla MIR, la stazione spaziale russa che pesava 120 tonnellate (la Tiangong pesa 8,5 ton), ma questa venne fatta precipitare in modo controllato.

AGGIORNAMENTO: ORE 7:00 - 1.4.2018 (TUTTI GLI ORARI RIGUARDANO L'ITALIA)

Secondo l'ultima proiezione realizzata esattamente a mezzanotte tra ieri e oggi da Aerospace Corp. Tiangong-1 precipiterà alle 23:53 di oggi. Il margine di errore si è ristretto a 7 ore in più o in meno. In questo momento la stazione spaziale si trova a 166 chilometri di quota

AGGIORNAMENTO: ORE 19:45 - 31.3. 2018 (TUTTI GLI ORARI

RIGUARDANO L'ITALIA)

Ultime proiezioni

1) Secondo SatFlare Tiangong-1 precipiterà l'1 aprile alle 20:15 con un margine di errore di +/- 12 ore

2) Secondo Aerospace Corp Tiangong-1 precipiterà l'1 aprile alle 20:30 (margine d'errore +/- 8 ore)

3) Secondo l'ESA Tiangong-1 precipiterà l'1 aprile alle 23:25 (margine d'errore +/- 10 ore)

4) Secondo US-StratCom Tiangong precipiterà l'1 aprile alle 21:30 (margine d'errore +/- 10 ore)

Nessuna previsione sul luogo d'impatto

Aggiornamento: ore 11:00 - 31.3.2018 (tutti gli orari riguardano l'Italia)

Le ultime proiezioni sono ancora discordi sul momento del rientro.

1) Secondo Aerospace Corp Tiangong-1 cadrà l'1 di aprile alle 18:15 con un margine di errore in più o in meno di 9 ore.

2) Secondo US-StratCom la stazione spaziale cadrà l'1 di aprile alle 23:30 con un margine di errore di più o meno 10 ore. Possibile impatto di frammenti in Oceano Pacifico al largo delle coste del Cile

3) Secondo Satview.org Tiangong-1 precipiterà l'1 di aprile alle 16:51. Possibile impatto di frammenti in Oceano Pacifico

Altre proiezioni sono ormai vetuste.

Quando e dove rientrerà la stazione spaziale cinese

Il Palazzo Celeste prosegue la sua inesorabile caduta verso l'atmosfera: alle 14:06 del 30 marzo 2018, la Tiangong-1 si trova a circa 187 km di altitudine, a poco più di 46 ore dall'impatto (i dati precisi li trovate cliccando qui, e facendo un "refresh" per aggiornare la pagina ogni qualche minuto).

Secondo il sito della Aerospace Corporation, un'organizzazione specializzata in ricerca spaziale, la base spaziale cinese potrebbe rientrare in atmosfera e lì disintegrarsi intorno alle 16.00 ora italiana di domenica 1° aprile 2018, con un margine di incertezza di +/- 16 ore. Le previsioni comunque cambiano molto di frequente, e potete consultarle a questo indirizzo. Durante il rientro, le condizioni di estremo calore e pressione derivanti dal contatto con strati di aria sempre meno rarefatta alla velocità di oltre 24.000 km orari la disintegreranno quasi completamente.

Dove cadrà? Il sito SatView.org, che si occupa di tracciare i movimenti dei satelliti, monitora in tempo reale il passaggio della Tiangong-1 ed elabora previsioni sul possibile luogo di impatto: al momento in cui scriviamo è dato nell'Oceano Atlantico, al largo della costa occidentale dell'Africa, ma le variabili sono molte e, come abbiamo già scritto, non sarà possibile stabilire con certezza dove arriveranno i frammenti residui fino a circa 40 minuti dall'impatto. È insomma anche un bell'esempio di quanto siano complessi questi calcoli.

La Tiangong-1, ancora integra, nelle immagini dei radar (per approfondire). © Fraunhofer FHR

Scie infuocate. Lo spettacolo della base disintegrata potrebbe somigliare a quello ripreso il 29 settembre 2008 da un veicolo che filmò, in lontananza e con lo zoom, il rientro dell'ATV-1, la navicella cargo dell'ESA che si è disintegrata sopra il Pacifico al termine della sua missione. Potete vederla nell'ultima parte della video animazione qui sotto: il testo continua dopo il filmato.

A cipolla. Secondo quanto riporta il sito di IFLS, il contatto con l'atmosfera potrebbe progressivamente spogliare la stazione spaziale degli strati via via più esterni e far arrivare a Terra, intatto o quasi, parte del carico che ancora porta a bordo.

Non è detto che accada, ma è una possibilità: dopo l'incidente dello Shuttle Columbia, che il 1° febbraio del 2003 si disintegrò in atmosfera uccidendo i 7 membri dell'equipaggio e sparpagliandosi in molti frammenti sopra Texas e Louisiana, fu possibile recuperare la quasi totalità delle informazioni di lancio in una parte dell'hardware di un computer ritrovato qualche mese più tardi nel letto asciutto di un lago.

Che un pensile mi prenda! In ogni caso, il luogo più probabile di impatto dei pezzi della base spaziale cinese è in acqua: gli oceani ricoprono il 71% della superficie terrestre. Le possibilità di essere colpiti da un frammento sono nell'ordine di una su centomila miliardi: come ricorda il sito dell'INAF riprendendo un articolo apparso il 30 marzo sul Sole24Ore, è più probabile essere colpito da un fulmine o da un pezzo di mobilio lanciato fuori dalla finestra da qualcuno. Se proprio volete allarmarvi per la caduta della Tiangong-1, fate quindi attenzione anche a mensole e sedie volanti.

1 aprile 2018 Elisabetta Intini
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