La Multilateral Coordination Board (MCB), l'organizzazione internazionale che sovraintende alla gestione della Stazione spaziale internazionale, si è riunita in questi giorni per celebrare due grandi eventi: il cinquantesimo anniversario dell'impresa dell'Apollo 11 e degli astronauti che per primi camminarono sulla Luna, e il lancio del primo modulo della Iss.
Ricca di tutta l'esperienza fatta con la Stazione spaziale, l'MCB si appresta a dare il via al prossimo ambizioso progetto: una stazione spaziale in prossimità della Luna, al momento chiamata gateway o anche deep space gateway. L'avamposto sarà la base d'appoggio per nuove ricerche ed esperimenti a una distanza dalla Terra di circa 1.000 volte maggiore rispetto a quella della Iss (che orbita a una media di 400 chilometri da Terra), farà da supporto per quello che sembra essere il prossimo ritorno dell'uomo sulla Luna (forse anticipato da nuovi rover) e da base logistica per una futura missione umana verso Marte.
Dopo anni di studio e di progetti condotti da molte agenzie spaziali (tra le quali l'Esa), il progetto si è infine concretizzato con la definizione del contributo finanziario dei Paesi partecipanti e di quello tecnologico per la costruzione della base. Per i portavoce dell'organizzazione, il lancio del primo modulo avverrà entro il 2022, in anticipo rispetto a piani precedenti; poi, nel 2024, dalla stazione inizieranno a essere inviati sulla Luna i primi moduli e, stando al programma, nel 2028 è previsto che il primo team di astronauti e scienziati possa rendere permanente il primo habitat lunare.