Alle 7,55 italiane ha raggiunto la cometa Tempel 1 a 133 milioni di chilometri dalla Terra. L'impatto (nella foto accanto) a 37mila chilometri orari: si ritiene che abbia provocato un cratere grande come un campo di calcio e profondo come un palazzo di 7 piani.
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L'incredibile esplosione sulla cometa Tempel 1 a 16 secondi dall'impatto, così come è stata fotografata dalla sonda madre. Foto: © NASA/JPL-Caltech/UMD. |
Esplosione di gioia. La deflagrazione è stata più potente di quanto previsto dagli scienziati e sembrerebbe - dalle prime analisi - che abbia lasciato un cratere grande più di un campo di calcio e profondo quanto un palazzo di sette piani: un piccolo graffio per il nucleo della cometa, un enorme "cetriolo" biancastro dalla forma lunga e irregolare pieno di crateri e protuberanze. Ma dallo studio delle dimensioni e della forma del cratere sarà possibile capire meglio la struttura del nucleo della cometa.
Mi schianto, ma non mi sposto. L'impatto non ha neppure deviato la traiettoria di Tempel 1. Ma ben più importante è stata l'enorme colonna di detriti sparati nello spazio che sono ora analizzati e studiati dalla sonda madre. Grande quanto un maggiolino Volkswagen, al momento dell'impatto si trovava a 500 chilometri di distanza ed è lei che ha fotografato l'esplosione e cercherà di capire meglio, attraverso approfondite analisi spettrali, la composizione e la struttura della cometa, formata diversi miliardi di anni fa, quando il Sistema solare era ancora bambino.
Foto ricordo. Pochi secondi (3,7) prima dell'impatto il proiettile rivestito di una corazza di rame, ha scattato e inviato alla sonda madre l'ultima foto ravvicinata del nucleo della cometa. Questa - e le altre scattate durante l'avvicinamento - sono le immagini più dettagliate mai realizzate del nucleo di una cometa . Anche la sonda Sturdust, nel 2004 non era riuscita a fare di meglio.
(Notizia aggiornata al 4 luglio 2005)