Mentre il lander InSight si ambientava nella sua nuova casa marziana, e rimandava a Terra le sue prime immagini dal Pianeta Rosso, un veterano di quelle sabbie ha scoperto un oggetto scintillante che risalta nel "monotono" deserto marziano. L'oggetto ritratto da Curiosity il 26 novembre - e ribattezzato "Little Colonsay", come una piccola isola al largo della Scozia - potrebbe essere un meteorite, come altri trovati dal rover sul suolo marziano.
Il suo aspetto scintillante farebbe pensare a questo, ma prima di sbilanciarsi sulla natura del sasso si dovranno aspettare le analisi dello strumento ChemCam (Chemistry & Camera), che punta un laser contro i reperti da studiare e poi ne analizza i vapori. Curiosity aveva studiato con lo stesso approccio un sospetto meteorite rinvenuto nel 2016, e scoperto la sua composizione, a base di nickel e ferro.
Trova le differenze. All'inizio del 2018 anche il Mars Reconnaissance Orbiter ha individuato (non per la prima volta) quello che appare come un colossale cratere da impatto meteoritico sulla superficie del Pianeta Rosso. Il cratere largo cinque metri, ma con uno "strascico" che si estende per oltre un chilometro, sembrerebbe essere stato lasciato negli ultimi 10 anni. La pressione atmosferica marziana, equivalente ad appena l'1 per cento di quella terrestre, fa in modo che i meteoriti raggiungano il suolo intatti più spesso di quanto avviene sulla Terra.
Anche la composizione di questi massi celesti è diversa: sulla Terra i meteoriti in ferro sono rari, e costituiscono solo il 4,4% del totale. Su Marte sono la maggioranza, forse perché questo metallo resiste meglio di altri ai processi erosivi che levigano la superficie del Pianeta Rosso.