Come sempre più spesso nell'era dell'informazione digitale e dei social network, da ieri corre voce che il rover Curiosity abbia scoperto qualcosa di molto importante su Marte.
L'informazione arriva da un'intervista della radio pubblica americana npr a John Grotzinger, che è il leader della missione, e Focus l'ha verificata con una fonte (che ha chiesto di rimanere anonima) direttamente alla Nasa e al JPL di Pasadena che gestisce il rover marziano.
Grotzinger ha anticipato che Curiosity ha trovato «roba che finirà sui libri di storia», ma che è troppo presto per dare l'annuncio ufficiale prima delle verifiche necessarie in questi frangenti (come diceva Carl Sagan, affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie).
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Trovato il carbonio?
L'ipotesi più plausibile, ma che sottolineamo è soltanto una speculazione, è che gli strumenti di Curiosity incaricati di cercare le tracce di attività biologica, avrebbero trovato la prova della presenza di carbonio. O meglio di composti che contengono carbonio. Dunque una prova che su Marte cin sono i mattoni fondamentali degli organismi viventi.
Com'è noto, le molecole che contengono carbonio sono potenziali indicatori della presenza di forme di vita. E questo ha acceso l'interesse di tutta la comunità scientifica. «Se deve finire sui libri di storia, mi aspetto che si tratti di
materiale organico», ha dichiarato Peter Smith del Lunar and Planetary
Laboratory dell'Università dell'Arizona.
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Scoperta storica
Se Curiosity avesse trovato composti organici semplici non sarebbe una scoperta così eccezionale: potrebbero provenire da meteoriti e asteroidi. Tuttavia indicherebbero che i mattoni della vita sono presenti su Marte e che "basterebbe l'aggiunta di acqua (che un tempo era presente sul Pianeta), per produrre organismi".
«Se invece avesse trovato prove della presenza di composti organici complessi, allora sarebbe una scoperta clamorosa» ha spiegato il ricercatore. Che cosa potrebbero essere? Resti di forme di vita più o meno complesse presenti su Marte quando sul pianeta rosso scorreva ancora l'acqua?
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False aspettative
In attesa delle conferme (in una conferenza stampa mercoledì o durante il meeting annuale dell'American Geophysical Union che si terrà a San Francisco dal 3 al 7 dicembre) non resta che augurarsi che la NASA non abbia esagerato nel creare aspettative, come - purtroppo - è avvenuto altre volte in passato.