Dopo cinque anni di tramonti blu, tempeste di sabbia e maratone tra le dune, Curiosity si è "seduto" sul bordo di un antico letto di lago marziano e ha dato uno sguardo al percorso conquistato finora.
Dal cocuzzolo. Lo scorso 25 ottobre, il rover della Nasa ha catturato con la sua Mastcam una serie di foto del paesaggio che si vede dal Vera Rubin Ridge, un crinale che si erge per circa 300 metri sopra il Cratere Gale, l'area di 154 km di diametro in cui Curiosity ha compiuto i 18 km del suo viaggio iniziato nel 2012.
Le immagini sono state ricevute la scorsa settimana durante un imponente rilascio di dati dell'orbiter della Nasa MAVEN, che ha trasmesso, come in una staffetta, le preziose cartoline, poi assemblate in un'immagine composita (qui in tutta la sua estensione). In questo video potete vedere la panoramica come se vi trovaste lì (il testo prosegue sotto il filmato).
Solo apparentemente vicine. Dal punto di vantaggio del rover si scorge la superficie del cratere fino alla catena montuosa che ne delimita la sommità nord: una delle alture visibili in lontananza si trova a circa 85 km di distanza, ma la sottile atmosfera del pianeta e i cieli limpidi di quando è stata acquisita l'immagine (poco prima del solstizio invernale per l'emisfero nord) la fanno sembrare più vicina.
Punti salienti. Il punto di osservazione di Curiosity si trova alle pendici del Monte Sharp, di cui il rover ha iniziato la scalata. La foto non mostra il punto dell'ammartaggio del piccolo esploratore, nascosto dietro una collina, ma include alcuni luoghi di rilievo come la Yelloknife Bay, dove, nel 2013, Curiosity scoprì gli indizi di un antico specchio di acqua dolce simile a un lago, che poteva ospitare i mattoni chimici essenziali per la vita.
e ora, al lavoro. Prima di lasciare questa altura marziana il team di missione vuole mettere alla prova il trapano di Curiosity nel Vera Rubin Ridge, dopo i problemi meccanici con gli stabilizzatori incontrati alla fine del 2016.