Spazio

Profondo Rosso

Il nuovo video da Curiosity. Sull'onda del succeso la Nasa ha messo in cantiere la prossima missione su Marte, per studiare le profondità del Pianeta Rosso. Sarà probabilmente il primo viaggio low cost dell'esplorazione spaziale.

Curiosity entra nel vivo! Provati tutti gli strumenti, ora si avvia ai pendii di Sharp. Ecco intanto le eccezionali immagini dell'atterraggio confrontate con quanto è avvenuto realmente. Mentre sull'onda del successo tecnologico - e di audience! - la Nasa si prepara a InSight...

[> L'articolo prosegue dopo il video di Luigi Bignami

Mentre Curiosity esplora la superficie di Marte (vedi il dossier di Focus.it sulla missione Curiosity), la Nasa ha annunciato che nel 2016 Marte avrà un nuovo visitatore: si chiama InSight, ossia Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, ed è un robot capace di trivellare in profondità il suolo del Pianeta Rosso. Oltre alle solite telecamere, InSight avrà a bordo una serie di sensori per determinare con precisione l'inclinazione dell'asse di rotazione del pianeta e una speciale trivella capace di arrivare a circa 500 metri di profondità. Lo scopo principale del progetto è infatti lo studio del sottosuolo grazie a due strumenti forniti dall'agenzia spaziale francese e da quella tedesca: il SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure), per la rilevazione di movimenti sismici, e l'HP3 (Heat Flow and Physical Properties Package) per la misura del calore del sottosuolo. Il costo del progetto sembra molto contenuto, tanto che già si parla di esplorazione low-cost: 425 milioni di dollari escluso il lancio, contro i 2,5 miliardi di Curiosity.

Nonostante le molte obiezioni, gli scienziati della Nasa ritengono che Marte sia "strategico" per la comprensione dei processi evolutivi dei pianeti rocciosi del sistema solare interno: Mercurio, Venere, Terra e, appunto, Marte. L'esplorazione in profondità dovrebbe permettere di capire se il nucleo del nostro vicino è solido oppure liquido, perché non ha un campo magnetico e come mai il pianeta è privo di tettonica. La Nasa ritiene che le caratteristiche di Marte favoriscano lo studio di quanto accaduto nel passato recente del sistema solare: non avendo placche tettoniche è meno soggetto a violente scosse sismiche rispetto alla Terra, quindi nucleo, crosta e mantello sono in grado di "registrare" gli avvenimenti in modo più chiaro. Inoltre, le sue dimensioni relativamente ridotte permettono di recuperare più facilmente tali informazioni. È naturale pensare che la scelta sia influenzata dal successo della missione Curiosity, che ha risvegliato un grande interesse per l'astronomia e le missioni spaziali, ma l'agenzia precisa che la selezione del progetto si è conclusa ben prima dell'evento Curiosity. A favore di InSight sono state scartate due missioni verso Saturno, decisione che ha lasciato perplessi gli scienziati che avrebbero preferito vedere la Nasa approdare più lontano. Assolutamente contrariata è, per esempio, Carolyn Porco, planetologa americana che il 20 agosto ha twittato: "troppa enfasi su Marte... Sono d'accordo sulla decisione di ridurre il budget, ma la maggior parte del sistema solare è fuori, oltre la fascia degli asteroidi... perché insistere su marte?". E Vivek Wadhwa, che dalle pagine del Washington Post scrive: "è troppo poco e troppo tardi, abbiamo l'intero universo da esplorare".

22 agosto 2012 Sara Zapponi
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