È il Registro internazionale delle stelle. Non si tratta di un organismo scientifico, ma di un’azienda che offre ai propri clienti la possibilità di battezzare una stella con un nome di propria scelta. Dal 1979, anno in cui è stato fondato, ha già assegnato un nome a 750 mila astri. Al costo di 48 dollari, circa 49 euro, si acquista un certificato di battesimo e le coordinate celesti della stella, più l’assicurazione che “gli astronomi di tutto il mondo utilizzeranno il nuovo nome ufficiale”. Nel 1998, però, l’ente è stato multato per pubblicità ingannevole, dal Department of Consumer Affairs americano. La Nasa e gli altri enti spaziali continuano infatti ovviamente a utilizzare coordinate numeriche per identificare le stelle. In realtà l’unico organismo al quale viene riconosciuta l’autorità di dare un nome agli oggetti astronomici è l’International Astronomical Union. Fondato nel 1919, conta circa 8.300 membri e 66 Paesi aderenti, e comprende 11 divisioni scientifiche e 40 commissioni specializzate che coprono tutto lo spettro delle attività collegate all’astronomia.