L’asse terrestre non è perpendicolare al piano dell’orbita che il pianeta compie attorno al Sole, ma è inclinato di 23°27’. Perciò, nel suo cammino apparente nel cielo, il Sole tocca durante l’anno altezze diverse. In particolare, il giorno del solstizio estivo (21 giugno), in tutti i luoghi che si trovano a 23°27’ di latitudine nord, i raggi del Sole a mezzogiorno cadono a perpendicolo, cioè il Sole è alla massima altezza possibile sull’orizzonte (zenit).
Ai tempi dell’astronomo greco Ipparco (II secolo a.C.) il 21 giugno il Sole entrava nel segno del Cancro, e il parallelo a 23°27’ di latitudine nord fu chiamato Tropico del Cancro (dal greco “tropikos kyklos”, circolo di rivolgimento). Viceversa, il giorno del solstizio invernale (22 dicembre), il Sole raggiunge lo zenit in tutti i luoghi posti a 23°27’ di latitudine sud, e quel parallelo fu chiamato Tropico del Capricorno. In ogni punto fra i due tropici vi sono due giorni dell’anno in cui il Sole è allo zenit. Al di fuori di questa fascia il Sole non arriva mai così in alto. Sempre per l’inclinazione dell’asse, in qualsiasi località posta più a settentrione di 66°33’ di latitudine nord o più a meridione di 66°33’ di latitudine sud, il Sole per almeno un giorno all’anno non tramonta mai e i paralleli corrispondenti sono detti Circolo polare artico e antartico.