Ogni galassia è identificata con una sigla che fa riferimento alla forma e con un’altra “di catalogazione”, che è diversa per ciascun catalogo e dipende da chi lo ha compilato. La prima sigla è composta da lettere e numeri. Le lettere maiuscole indicano la forma geometrica: “E” (ellittica), “S” (spirale). A quest’ultima può seguire una “B” se la spirale è barrata. Alle lettere maiuscole segue una minuscola (a, b, c...), che indica l’importanza del nucleo rispetto ai bracci. La “E” delle ellittiche è seguita da un numero che indica lo schiacciamento: zero equivale a forma quasi sferica. In base a questo criterio, la galassia di Andromeda è “Sb”. Se la forma della galassia non corrisponde a nessuna figura, la sigla è “Irr”, irregolare. La sigla di catalogazione è composta di lettere e numeri. Le prime indicano il catalogo, i secondi il numero di inserimento: “M” indica il catalogo Messier, compilato nel 1784, mentre NGC indica il New general catalogue of nebulae pubblicato da Dreyer nel 1888. Nel primo caso Andromeda è M 31, nel secondo NGC 224. In ogni caso vengono indicate le coordinate celesti. Le galassie non comprese nei vecchi cataloghi di Messier e Dreyer vengono in genere identificate semplicemente dalle coordinate celesti, contenute nel Grande atlante del cielo, realizzato dall’osservatorio di Monte Palomar.